Home Estero Insegnanti non specializzati per le scuole all’estero

Insegnanti non specializzati per le scuole all’estero

CONDIVIDI

Secondo Anief a  seguito della prossima approvazione, in via definitiva, della legge delega della Buona Scuola sul riordino delle scuole italiane all’estero si vuole imporre ai docenti di ruolo di sostituire i supplenti, oggi impegnati sul 25% di organico, in deroga al contratto. Lo scambio avverrebbe addirittura anche in mancanza di specifica abilitazione da parte del docente.

 

{loadposition deleghe-107}

 

In pratica si andrebbe, a detta di Anief, verso un altro mezzo disastro pure sul sostegno, per il quale potranno essere nominati solo 10 insegnanti su tutto l’organico del mondo.

Anief spiega “eppure ben il 25% del personale che opera all’estero è precario (in Italia il 13%). La frittata si compie del tutto, però, quando al posto dei precari si vogliono assumere docenti di ruolo senza abilitazione. Questa possibilità non può essere bene accolta dal sindacato, anche perché tutto ciò avviene mentre si cerca chi valuterà gli studenti a fine anno: non si risolve così il problema del precariato, né si dà una risposta concreta alla diffusione della cultura italiana fuori dallo Stivale”.