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Introdotta guida scolastica per l’educazione sessuale. I docenti richiedono corsi e chiarimenti. Succede in Gran Bretagna

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L’identità sessuale e di genere come risulta dalle attuali attività di sensibilizzazione, risulta centrale nella costruzione – o creazione – dell’individuo in famiglia e società Il rapporto sano con il proprio corpo risulta essere la base per una stabilità non solo emotiva, ma per il raggiungimento di una maturità e consapevolezza con ottimi effetti sull’autodeterminazione ed autostima. Le scuole, come si evince dal ruolo sociale, intellettuale e formativo a loro attribuito, hanno il primario dine di formare spirito critico e coscienze, senza tabù o limiti precostituiti. Il caso dell’educazione sessuale, con effetti anche sulla vita attiva in comunità per gli studenti, risulta essere prioritaria in una società caratterizzata da un cambiamento fluido e continuo. Nel Regno Unito l’introduzione di materiale dedicato all’educazione sessuale – divenuta disciplina scolastica obbligatoria presso alcune nazioni come l’Irlanda del Nord – ha suscitato polemiche tra i partiti conservatori al potere, desiderosi di preservare lo status quo didattico, e il corpo docente, quasi divenuto, a causa delle priorità salariali ed organizzative prioritarie, impermeabile al cambiamento. Via via l’introduzione dell’educazione sessuale a scuola come disciplina obbligatoria in Europa risulta essere di pari passo allo sviluppo dell’individuo.

Il caso del Regno Unito. Confusione e polemica tra presidi e esperti

È stata pubblicata una guida estesa alle scuole sull’insegnamento agli alunni di argomenti come la pornografia, le infezioni sessualmente trasmissibili (IST), i periodi e le questioni transgender. La guida è del Council for the Curriculum, Examinations and Assessment (CCEA). L’orientamento adeguato all’età non è obbligatorio per le scuole ma potrebbe diventarlo in futuro date le pressioni ministeriali. Tuttavia, ha lo scopo di fornire agli insegnanti informazioni e piani di lezione per l’insegnamento di educazione sessuale in classe, nonostante le controverse polemiche sulle tematiche infiammano l’opinione pubblica. Le informazioni aggiornate fanno parte delle risorse estese sulle relazioni e l’educazione sessuale (RSE) del CCEA. Ogni scuola del paese è tenuta, secondo il Dipartimento dell’Istruzione, a insegnare RSE agli alunni. Tuttavia, ciò che viene effettivamente insegnato su RSE è una questione che ogni scuola deve decidere in base alla propria etica scolastica e non attenendosi, secondo i presidi, a delle linee guida imposte da Londra. Ciò è stato precedentemente criticato da alcuni esperti che hanno affermato che porta a “esperienze di apprendimento diverse e incoerenti” per gli alunni. Tuttavia, un recente rapporto dell’Ispettorato per l’istruzione e la formazione (ETI), pur criticando gli aspetti di come l’RSE veniva insegnata nel Regno Unito, non raccomandava un curriculum obbligatorio a differenza dei prossimi provvedimenti ministeriali.

La nuova guida: temi delicati e pressioni sui docenti

Una gamma aggiornata e ampliata di informazioni e risorse per l’insegnamento della RSE è stata pubblicata online dal CCEA. Nelle note introduttive alle risorse, il CCEA ha affermato in nota che “le opinioni differiscono su molti aspetti delle relazioni e della sessualità e sono spesso fortemente condivise”. “Abbiamo in programma di rivedere regolarmente il contenuto delle nostre risorse”, ha continuato. “Gli insegnanti dovrebbero anche esaminare le risorse prima di utilizzarle per verificare che siano appropriate per i loro alunni e in linea con l’etica della loro scuola e la politica RSE”. Ulteriori indicazioni su come insegnare agli alunni a riconoscere la violenza domestica saranno pubblicate a giugno prossimo. La guida è ampia e include argomenti delicati per l’opinione pubblica come il consenso, la sicurezza online, l’aborto, il benessere mestruale, la contraccezione, il privilegio maschile e la misoginia e le questioni LGBTQ+. Comprende una nuova unità sull’impatto della pornografia online per gli alunni delle scuole secondarie. “La pornografia è spesso violenta e degradante”, afferma la guida. “Può dare ai giovani aspettative irrealistiche sul sesso in una relazione”. “Può anche influenzare l’autostima di un giovane, in quanto può creare una visione distorta dell’immagine corporea e dell’autostima”.