Home I lettori ci scrivono La bocciatura al tempo del coronavirus: qualcosa non mi torna

La bocciatura al tempo del coronavirus: qualcosa non mi torna

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Solo ieri sera ho letto tra le mille ipotesi della ministra Azzolina, che sembra pensi ad alta voce e quindi modifica i suoi comunicati di giorno in giorno se non di ora in ora, che la bocciatura è possibile. Ebbene dopo aver affermato per due mesi e mezzo che a giugno sarebbero stati tutti promossi, ora, quando mancano 15 giorni alla chiusura dell’anno scolastico informa i ragazzi stressati, stanchi e demotivati che possono essere bocciati. Insomma cosa debbono fare? E cosa dobbiamo fare noi genitori?

Forse è il caso che ci si renda conto che non si sta parlando di politica (visto che nei ragionamenti “politici” è consentito cambiare idea ed appoggiare di volta in volta quella più comoda) ma si sta parlando di esseri umani, in tutta la loro fragilità. E se viene bocciato un ragazzo che nonostante abbia seguito le lezioni in Dad non è poi riuscito ad acquisirne i contenuti per difficoltà oggettive dovute alla mancanza di spiegazioni in presenza cosa fare con quei ragazzi che per mancanza di mezzi non hanno potuto neanche accendere il computer? Come verrà giudicata la loro preparazione?

Sufficiente a passare l’anno non credo assolutamente quindi verranno tutti bocciati a causa del virus che li ha privati di tutto e di governi che hanno tagliato le gambe a tutto il sistema scolastico.. Si potrebbe scrivere un libro sui pensieri della nostra ministra ma per favore facciamo in modo che non sia un libro di stupidaggini.

Lucia Lolli