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La città delle donne è in Africa

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La sognava Federico Fellini, che ci fece il film “La città delle donne”, mentre sono stati tanti gli antropologi che hanno da sempre smentito l’idea illuminista che all’origine dell’uomo vigesse il matriarcato.

Oggi però si scopre che in Africa c’è un paese di sole donne, governato da donne, con un’economia portata avanti dalle donne, dove le decisioni vengono prese in modo democratico (dalle donne), dove l’istruzione è universale e in cui si fa promozione dei diritti della donna. E gli uomini stanno a guardare, anzi, stanno fuori.

Il mito delle Amazzoni

Il luogo, che richiama pure il mito delle Amazzoni guerriere, si chiama Umoja ed è un villaggio creato nel 1990 in Kenya, vicino alla città di Archers Post, nella zona nord del Paese, il Samburu.

A Umoja, si legge su Linkiesta, il villaggio è nato apposta per ospitare le donne samburu ed è stato fondato da Rebecca Lolosoli, la quale, prima di creare la comunità, era stata picchiata e abusata da un gruppo di uomini, a casa sua, con il beneplacito del marito.

E allora la donna ha deciso di ribellarsi: ha divorziato dal marito e, insieme ad altre donne, ha dato vita a Umoja, il paese per sole donne.

Tuttavia, il villaggio ha subito vari attacchi, ma nonostante ciò continua a vivere.

“L’economia si basa, in larga parte, sul turismo: vicino al villaggio sorge un campeggio per safari. I turisti possono anche visitare Umoja, ma pagando una piccola tassa. Le abitanti sperano anche che i visitatori acquistino i gioielli realizzati a mano da loro. Le scelte vengono prese su decisione comunitaria. Tutte hanno gli stessi diritti, compreso quello di parola. Per discutere sulle decisioni da prendere e sulle scelte da fare per questioni comuni si ritrovano sotto l’albero delle decisioni”.

Un’altra caratteristica importante di Umoja è l’importanza data all’istruzione.

Per tutti i bambini, sia femmine che maschi, è assicurata una scuola elementare e corsi per infermiera. Una restrizione importante consiste nel proibire alle ragazzine di restare incinte (se capita vengono fatte abortire) perché – così è la regola – prima devono imparare a lavorare e prendersi cura di se stesse. Quelle più grandi, invece, possono averli.