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La doppia laurea non sarà più vietata. Bussetti: “Formazione dei ragazzi più flessibile”

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Il Ministro Bussetti vuole un sistema più “europeo” e flessibile, anche alla luce dei numeri in merito al double degree, ovvero la possibilità di ottenere la doppia laurea. In Italia, fino ad oggi, è possibile soltanto volgendo lo sguardo verso le università tedesche, francesi o svizzere, ma non con atenei italiani.

“I ragazzi non si specializzino in un settore”

“E’ importante che i ragazzi non si specializzino unicamente in un settore, ma abbiano magari anche la possibilità, come avviene in altre nazioni, di rendere un po’ più flessibile la propria formazione”, ha detto il ministro dell’istruzione Marco Bussetti, all’inaugurazione del Salone Orientamenti di Genova, commentando la probabile abolizione dell’art. 142 del regio decreto 1592 del 1933 secondo il quale è “vietata l’iscrizione contemporanea a diverse università e a diversi istituti d’istruzione superiore, a diverse facoltà o scuole della stessa università o dello stesso istituto e a diversi corsi di laurea o di diploma della stessa facoltà o scuola” in Italia.

Richiesta in aumento della doppia laurea

In totale, come riporta Il Sole 24 Ore, sono 851 i corsi che consentono le doppie lauree internazionali, triplicati in pochi anni. L’anno scorso 32mila gli studenti nei corsi con titolo doppio o congiunto. Nello specifico, sono aumentati del 44% rispetto all’anno accademico 2017/18 e quasi triplicati sul 2011/2012 (quando erano 304).

Pertanto, l’idea del ministro Bussetti è quella di un emendamento alla legge di bilancio che cancelli il divieto, proprio per stare al passo con il mondo del lavoro.

In tal senso, sarebbe auspicabile la possibilità della doppia laurea in Medicina e Ingegneria biomedica, scatenando di conseguenza un effetto a catena che potrebbe creare solo sinergie con altre realtà di eccellenza in Italia senza duplicare l’offerta formativa.