
Anche i politici hanno fatto la Maturità: ma com’è andata? Skuola.net ha raccolto aneddoti e curiosità sul percorso scolastico di alcuni dei nostri politici.
Giorgia Meloni fa parte degli ex studenti eccellenti: 60/60 al liceo linguistico, quando ancora il voto massimo era espresso in sessantesimi. Un paradosso curioso: con l’attuale sistema, non avrebbe ottenuto il massimo, perché la condotta inferiore al 9 (all’epoca aveva 7) avrebbe influito sul risultato finale.
Stesso punteggio massimo per Marina Calderone, ministra del Lavoro, che ha concluso l’Istituto Tecnico Commerciale con 60/60. Anche Elly Schlein, oggi segretaria del PD, ha brillato con un 6/6 secondo il sistema elvetico, ricevendo pure un premio speciale per i migliori risultati scolastici.
Ironico però il suo stesso racconto a Skuola.net: ” “Ero una pessima studentessa, una di quelle che andava bene ma che si riduce a studiare nelle ultime 48 ore, in extremis, che si applica quando sente la pressione. Il paradosso è che, andando bene, passavo anche per secchiona”.
Giuseppe Conte, leader del M5S, si definisce “uno che studiava”: anche lui ha centrato il 60/60, laureandosi poi in Giurisprudenza con lode.
Più movimentato il percorso di Matteo Renzi: rimandato in Scienze in quarta superiore, ha comunque chiuso il liceo classico con il massimo. Percorso simile per Matteo Salvini, rimandato in Matematica al primo anno e diplomato con 48/60.
Antonio Tajani, oggi Presidente di Forza Italia, racconta di essere stato uno studente “nella media”, senza bocciature ma con qualche scivolone (una volta prese anche 1 in Greco). Voto finale: 48/60.
Paolo Zangrillo, ministro della Pubblica Amministrazione, ha concluso con un 40/60, risultato che racconta di uno studente più impegnato nell’attivismo scolastico che nello studio. Poco distante Alberto Barachini, Sottosegretario all’Editoria, con un 43/60, anche se si è rifatto poi all’università con il massimo dei voti.
Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione, si è diplomato con 56/60 al liceo classico, probabilmente penalizzato dal recupero di Matematica, mentre Andrea Abodi, ministro per lo Sport, ha raggiunto 58/60, definendosi uno “studente vivace, ma capace di dare il massimo quando contava davvero”.