Home Alunni La ‘prima volta’: in Grecia a 14 anni e senza precauzioni

La ‘prima volta’: in Grecia a 14 anni e senza precauzioni

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In Grecia i ragazzi adolescenti stanno diventando sessualmente attivi sempre più presto: l’età media per il primo rapporto scende a 14 anni, e non è una esigua minoranza quella che non usa il preservativo né altri metodi di protezione, con conseguenze indesiderate. E’ questo l’allarmante quadro che emerge da una ricerca condotta dalla Clinica di pediatria e di ginecologia adolescenziale dell’Alexandra Hospital di Atene e i cui risultati sono stati pubblicati dal quotidiano Kathimerini.

Se la maggior parte degli alunni intervisti hanno avuto la loro prima esperienza sessuale all’età di 14 anni, il 10,2% di essi aveva già sperimentato il sesso a 13 anni e il 5,7% a soli 12 anni. A parte la maggiore precocità nelle esperienze sessuali, secondo gli esperti i teen-agers greci tendono oggi a contrarre di più malattie sessualmente trasmissibili (Mst) rispetto ai loro coetanei stranieri, mentre solo fino a pochi anni fa questa percentuale era ben al di sotto della media internazionale.

Anche se il 78% dei giovani intervistati per lo studio ha dichiarato di utilizzare il profilattico, solo il 42% li usa regolarmente. I risultati sono scioccanti: tra le 149 ragazze sessualmente attive di età compresa tra i 13 e i 19 anni esaminate, 62 di loro (42%) sono risultate positive ad una forma del virus HPV (Papilloma Virus Umano) e altre 30 positive per più di una forma di esso. “E’ possibile che esse abbiano più di un partner sessuale”, ha detto al giornale il direttore della Clinica, Lina Michala, aggiungendo che “il 5-6% degli adolescenti fra i 15 e i 19 anni sono risultati infetti dalla clamidia”. Inoltre, secondo un’altra ricerca condotta dall’Unità per il benessere degli adolescenti istituita presso la Seconda Clinica Pediatrica dell’ospedale dell’Università di Atene e basata su interviste fatte a 1.538 alunni delle scuole nella prefettura dell’Attica, l’8,2% di essi ha ammesso di avere rapporti sessuali non protetti mentre la stessa percentuale di ragazze ha detto di aver preso almeno una volta la cosiddetta “pillola del giorno dopo”.

“Le donne adulte sembra che abbiano capito che la pillola non le protegge dalle malattie sessualmente trasmissibili”, sostengono gli specialisti, secondo i quali “non è però la stessa cosa quando si parla di ragazze giovani. Non è esagerato dire che usano la pillola del giorno dopo come se si trattasse una caramella”.