
Nei prossimi anni le ondate di calore e le temperature estreme e persistenti avranno effetti drammatici sulla salute pubblica, causando decessi, causati appunto dalle alte temperature, e che supereranno quelli legati alla patologia respiratoria Covid-19.
Secondo un articolo apparso sul Domani, il nostro paese entra in tutte le classifiche come a “rischio elevato”, mentre sarebbero stati 2 miliardi le persone che, tra giugno e agosto 2024, sarebbero stati esposti a più di 30 giorni di temperature pericolose per la salute e 180 città dell’emisfero settentrionale avrebbero registrato almeno un’ondata di caldo estremo da giugno ad agosto.
Tra i più colpiti i paesi del Mediterraneo, nei quali, in media, si sono vissute 39 giorni con temperature elevate rese almeno tre volte più probabili dai cambiamenti climatici.
In Italia, Malta, e Grecia si è registrato il maggior numero di giorni di caldo, ovvero tra i 47 e i 52 e le temperature dell’estate scorsa sono state più calde del 90 per cento delle temperature osservate nelle stesse aree, dando l’idea dei rischi per la salute legati al caldo.
E ancora: se si continuasse con l’attuale trend, oltre 2,3 milioni di decessi aggiuntivi avrebbero come causa le alte temperature in 854 città europee entro il 2099 con la certezza dunque “che il forte aumento dei decessi legati al calore supererà di gran lunga qualsiasi riduzione legata al freddo, comportando un aumento netto della mortalità in tutta Europa”.
Secondo un altro studio, che ha preso come esempio la città di New York, i decessi legati al calore potrebbero eguagliare, nella migliore delle ipotesi, quelli per Covid-19 in 11 anni, con un riscaldamento di +1,0 °C e in 3 anni con +3,0 °C (attualmente siamo in una traiettoria di +2,7°C).
Si prevedono, si legge sul Domani, decessi pari a quelli di una pandemia globale, che saranno raggiunti in poche manciate di anni, non più a fine secolo.