Home Generale Quando la Rai fa davvero servizio pubblico. Alberto Angela spopola con “Meraviglie”

Quando la Rai fa davvero servizio pubblico. Alberto Angela spopola con “Meraviglie”

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Sui social network non si parla d’altro. Per Alberto Angela, il noto divulgatore scientifico, un nuovo grande successo.

Con 5 milioni 662mila spettatori e uno share del 23,8% “Meraviglie”: un viaggio in Italia in tre tappe, è stato il programma più visto della serata di giovedì 4 gennaio.

Uno spettacolo che ha incantato il pubblico in tv e sui social portando #meraviglie e #albertoangela tra i trending topic italiani.


Tre puntate tra i luoghi belli dell’Italia

La trasmissione è articolata in tre puntate che racconteranno dodici siti Unesco italiani, tre per puntata: uno al nord, uno al centro e uno al sud.

La prima puntata, andata in onda ieri, prende le mosse dall’opera di un genio simbolo della creatività nazionale: il Cenacolo di Leonardo da Vinci. Alberto Angela ne illustrerà la storia e l’importanza, mentre Philippe Leroy, indimenticato interprete del Leonardo televisivo, ricorderà l’emozione provata nel rivestire i panni del pittore.

Dalla Milano di Leonardo si andrà nel cuore della Toscana, a Siena, una intera città riconosciuta come patrimonio dell’umanità. Da Piazza del Campo al Palazzo Pubblico, dal Duomo all’Archivio storico, sono molti gli splendori che il conduttore proporrà ai telespettatori. Una senese doc, Gianna Nannini, farà rivivere il carattere e le passioni che animano la città e i suoi abitanti.

Si chiude in Sicilia, nella splendida “Valle dei templi” di Agrigento, da sempre meta dei viaggiatori del Grand Tour alla ricerca dell’arte e della cultura della Magna Grecia. Tra le rovine dei numerosi templi e Il Tempio della Concordia, ancora oggi intatto e maestoso, si ripercorrerà la storia di una civiltà antica di 2500 anni alla quale deve tanto la nostra cultura. Andrea Camilleri con i suoi ricordi da adolescente mostrerà di quanta storia, anche recente, è stata testimone questa valle.

E anche il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, applaude alla scelta della Rai.