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Laureati in Filosofia e poche materie da insegnare. Petizione

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Siamo un gruppo di laureati in Scienze Filosofiche e da novembre 2020 abbiamo lanciato una petizione presente su change.org. (http://chng.it/5w5NJBXr) che ha superato le 4.500 firme e che conta nella pagina Facebook oltre 2.000 follower.

Il laureato in Scienze Filosofiche, a differenza di altri laureati in materie umanistiche, si trova in una condizione di grande svantaggio poiché può accedere a due classi di concorso (A19 Filosofia e Storia e A18 Filosofia e Scienze Umane) i cui organici sono ridotti all’osso e i posti vacanti sono pochissimi.

Inoltre, a fronte di un maggior numero di esami in settori storici (36 cfu dei laureati in Scienze Filosofiche, contro i 12 cfu  della cdc A-22 e i 24 cfu della cdc A12), i laureati in Scienze Filosofiche  insegnano Storia solo al triennio del Liceo Classico e del Liceo scientifico e possono insegnare, ma non sempre la insegnano nel triennio degli altri Licei. Non possono. invece,  insegnare Storia né al biennio dei licei né ai tecnici né ai professionali e neppure alle medie.

L’istituzione preferisce ricorrere alle M.A.D. piuttosto di convocare docenti che hanno tutti i requisiti e hanno una solida preparazione storica. Ciò è dovuto al mancato scorporamento delle ore di storia da italiano, tale scorporamento non è fattibile fuori dai licei secondo la normativa vigente… ma è possibile in tutti i licei, dove però non avviene a causa dell’incuria dei dirigenti scolastici.

Oltre all’interrogazione depositata dall’onorevole Fratoianni (https://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=4%2F09749&ramo=CAMERA&leg=18) è in corso un’interrogazione parlamentare depositata dall’onorevole Rampi che prevede, oltre alla redistribuzione delle ore, anche una valorizzazione della Filosofia negli istituti tecnici così come previsto dalla riforma di Bianchi. La filosofia, soprattutto nel suo aspetto etico e in quello epistemologico, si presta a uno studio più consapevole delle scienze e a favorire un uso critico e democratico delle tecnologie. Mediante una didattica fortemente interdisciplinare, il contributo dei laureati in Filosofia sarà decisivo al rilancio dell’istruzione tecnica e delle materie Stem nell’attempata scuola italiana. Non ha senso, infatti, introdurre la filosofia nei tecnici, se poi si mantengono estromessi gli specialisti del settore: la filosofia non entra nei tecnici se non ci entrano anche i laureati in Filosofia!

https://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=18&id=1330227

Siamo in attesa di una celere ed esaustiva risposta del Ministro affinché le risorse umane prodotte dalle università italiane non siano sprecate e costrette ad emigrare all’estero a causa di una stortura burocratica del sistema.

Riteniamo, infine, auspicabile nei licei l’estensione dell’ora di filosofia al primo biennio, che è operabile o in compresenza nelle ore di storia oppure mediante l’affidamento delle ore di storia del primo biennio a docenti dell’A19 anziché ai colleghi di lettere. Tale estensione della filosofia non pretende di anticipare i programmi del secondo biennio e del quinto anno; aspira, piuttosto, a un’attività propedeutica alla storia della filosofia e integrata con il programma di geostoria del primo biennio e laboratoriale in maniera tale da introdurre al pensiero critico attraverso le metodologie del debate e del gioco filosofico (Ludosofia) e l’insegnamento della teoria dell’argomentazione. A chi sollevasse le trite e ritrite obiezioni ispirate alla dogmatica piagetiana contro l’introduzione presunta precoce della filosofia ricordiamo che, ad esempio, nei tecnici la logica è oggetto di insegnamento già dal primo anno del primo biennio.

Gruppo Filosofia Futura

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