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Le stranezze del dimensionamento scolastico

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Rebus sul dimensionamento scolastico a Priolo Gargallo. E’ di circa una settimana fa la notizia che la scuola Danilo Dolci è stata accorpata al Manzoni.

Ma i numeri e le circostanze normative dicono altro: per le legge non va aggregata quando gli iscritti superano i 500 alunni e il Dolci allo stato attuale ha ben 515 utenti, e non solo, mancherebbe qualcosa di fondamentale: il parere del Comune di Priolo. “Non capisco – dice Michele Mangiafico – come sia possibile che in sede di conferenza provinciale si sia deciso di aggregarle senza l’atto deliberativo dell’autonomia locale, esprimo le mie perplessità e spero che si faccia chiarezza anche perché accorpando le scuole si danneggia un’intera comunità in quanto verrebbe a mancare un’offerta formativa che consentirebbe alle famiglie di scegliere su due scuole, ed anche perché comporterebbe delle gravi conseguenze sul piano occupazionale in quanto alcuni lavoratori perderebbero il loro posto di lavoro. A chi gioverebbe quanto deliberato erroneamente in conferenza provinciale e trasmesso a Palermo? Non sarebbe naturale che l’organismo provinciale difendesse la possibilità di autonomia di una scuola del territorio laddove ci siano le condizioni per farlo?”.

Nell’anno scolastico in corso le scuole siciliane sono 832 di cui 13 sottodimensionate, in virtù di una deroga ai parametri nazionali che ha consentito la riduzione da 600 a 500 alunni e da 400 a 300 nelle istituzioni scolastiche autonome situate in piccole isole, in comuni montani per l’assegnazione alla scuola di un dirigente e di un Dsga (in via esclusiva), in questo ultimo caso si configura la situazione relativa al nostro territorio legato al vicino Comune di Ferla. Pertanto in virtù di questo parametro resta incomprensibile la scelta di accorpare gli istituti, specie a Priolo.

Michele Mangiafico, ex presidente del consiglio provinciale di Siracusa