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Legge Bilancio, non c’è un euro per ridurre le classi pollaio, aumentare docenti e stipendi: intervista all’on. Bucalo (FdI)

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Quello della scuola è un argomento sempre più trattato dai mass media. Oggi, abbiamo intervistato l’onorevole Ella Bucalo, componente della Commissione Lavoro e responsabile nazionale scuola di Fratelli d’Italia, proveniente dal mondo della Scuola e nota per le sue battaglie parlamentari in favore di questa Istituzione.

On. Bucalo, qual è la sua valutazione complessiva sulle proposte previste per la Scuola nella legge di Bilancio 2021?

Questo governo continua a non voler investire nella scuola, propone soluzioni precarie invece di lavorare per risolvere definitivamente le carenze strutturali che l’assillano. Ad oggi, non c’è un euro sull’organico di diritto per ridurre le classi pollaio, pochi i posti in più per il potenziamento nelle scuole dell’infanzia, niente risorse aggiuntive per il contratto degli insegnanti e appena 25.000 posti in organico per i docenti di sostegno. Con l’assenza di una visione strategica e di azioni mirate, c’è il serio rischio che si arrivi all’ennesima distribuzione di risorse a pioggia.

Il suo partito ha presentato degli emendamenti in Commissione Cultura della Camera: li può illustrare?

Tantissimi sono gli emendamenti presentati: partiamo dalla stabilizzazione docenti precari di sostegno con 36 mesi di servizio, indispensabili per garantire la continuità didattica e assicurare completa integrazione degli alunni con disabilità. Passiamo poi all’aumento dei posti di sostegno, considerato che ci sono ben 50.000 alunni certificati nell’ultimo quinquennio. Inoltre, c’è la tutela per il personale docente ed ATA, temporaneamente inidoneo alle proprie mansioni per la condizione di fragilità correlata alla situazione epidemiologica da COVID-19. Attualmente infatti, in caso di assenza dal servizio, superiore ai 15 giorni con prescrizione delle competenti autorità sanitarie, non viene computato nel periodo di malattia.

Ciò significa che avranno rischiano la decurtazione dello stipendio?

Esatto. E sarebbe assurdo. Ma c’è anche la rivisitazione dei criteri per la formazione dell’organico di sostegno con la trasformazione dei posti in deroga attivati, per due anni scolastici consecutivi, in organico di diritto. In questo caso è necessario eliminare qualsiasi limite all’organico dei docenti di sostegno, la cui consistenza deve necessariamente essere adeguata alla popolazione degli studenti in situazione di disabilità.

Cosa si potrebbe fare per le classi pollaio?

Interventi e misure volti a diminuire gradualmente di un punto il rapporto alunni-docente, da realizzare comunque entro l’anno scolastico 2022/2024. Ridurre il numero massimo di alunni per classe garantisce sicurezza, igiene e vivibilità degli ambienti di apprendimento e la riduzione del fenomeno dell’affollamento delle classi.

Questione reclutamento. Il prossimo anno avremo di nuovo lo stesso problema degli anni precedenti in merito alla stabilizzazione? Qual è la posizione di FdI?

Per contrastare la carenza delle cattedre abbiamo proposto la stabilizzazione dei docenti precari con 36 mesi, attraverso l’istituzione di una graduatoria per titoli e servizio. Eravamo contro il concorso straordinario che ha costretto migliaia di docenti a spostarsi in tutta Italia, aumentando tra l’altro le cattedre vuote. Fortunatamente questo concorso è stato momentaneamente sospeso dando ragione nei fatti alle nostre critiche. Quindi, in questa situazione di emergenza, la stabilizzazione diventa l’unico percorso possibile da attuare.

Qual è il suo parere sul vincolo quinquennale imposto per legge dalla 159/2019 a tutti gli immessi in ruolo a partire da settembre 2020, sottraendo questa materia alla contrattazione integrativa?

Abbiamo presentato tre emendamenti. Con il primo abbiamo chiesto una modifica all’art.1 del decreto-legge 29 ottobre 2019, n. 126, il personale docente neo immesso in ruolo nell’anno scolastico 2020/21 a prescindere dal canale o graduatoria di reclutamento potrà partecipare alla mobilità territoriale e/o professionale volontaria non dopo 5 anni bensì dopo tre anni. Inoltre, abbiamo chiesto la soppressione del comma 17-novies che prevede l’inderogabilità per contratto. Con il secondo abbiamo previsto che vengano prorogati per l’anno scolastico 2021/2022, i termini per la mobilità straordinaria per tutti gli ambiti territoriali a livello nazionale, per tutto il personale docente di ruolo, in deroga al vincolo di permanenza nella provincia, su tutti i posti vacanti e disponibili, anche in organico di fatto. La disposizione si inserisce all’interno di un provvedimento a sostegno dei docenti in un periodo di diffusa difficoltà delle famiglie. Infine, con l’ultimo intendiamo abrogare il vincolo quinquennale.

Cosa ha comportato questo obbligo temporale?

L’attuale carenza di docenti è stata determinata anche dal vincolo quinquennale in vigore che, ha creato enormi difficoltà negli spostamenti dei docenti da una regione all’altra. Anche nel caso di posti disponibili, sono molti gli insegnanti che hanno rinunciato per non stare troppo tempo lontani dalla famiglia.