Home I lettori ci scrivono Lettera di un’alunna alla ministra Lucia Azzolina

Lettera di un’alunna alla ministra Lucia Azzolina

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Cara Ministro Azzolina,

ti scrivo a cuore aperto nella speranza che le mie più sincere parole possano condividere con te il loro profondo significato.

Io sono Fabiana, una ragazza come tante: amo la mia scuola.

Attualmente tutti cerchiamo di sconfiggere questa pandemia che, colpendo il nostro paese, sta causando disordini e sofferenze. Oramai l’aria che respiriamo attraverso le nostre mascherine è colma di terrore; tutto questo ha cambiato drasticamente la nostra quotidianità.

In questo periodo la solitudine sovrasta i miei pensieri eppure avverto la vicinanza della mia scuola. Quest’ultima ha donato a tutti noi studenti, la possibilità di riflettere sulla realtà che ci circonda: abbiamo deciso di partecipare allo sciopero delle scuole pubbliche paritarie cattoliche martedì 19 Maggio e mercoledì 20 Maggio, incentrando le nostre lezioni online su argomenti capaci di farci scoprire e apprezzare la scuola che frequentiamo: l’Istituto Preziosissimo Sangue.

I professori ci hanno accompagnato in un percorso alla scoperta delle origini del nostro Istituto; in seguito, abbiamo lasciato spazio alle nostre considerazioni sul diritto allo studio che, purtroppo, non è rispettato in molti paesi; infine, come scuola cambridge, abbiamo intrapreso un colloquio in inglese nel quale, noi studenti, abbiamo evidenziato le varie qualità della nostra scuola e le abbiamo trascritte creando dei poster utilizzando un programma online.

Inoltre, sono stati svolti dei dialoghi in diretta streaming: il primo, eseguito dalle nostre dirigenti, in compagnia di Suor Anna Monia Alfieri e la dott.ssa Lucrezia Stellacci, dove sono intervenuti p. Luigi Gaetani e il parlamentare Michele Nitti. Il secondo, effettuato con Gestori e rappresentanti di tutte le scuole pubbliche paritarie della città metropolitana di Bari, che collaborano nell’opera educativa, in dialogo con gli ospiti Mons. Francesco Cacucci, Arcivescovo metropolita di Bari-Bitonto, Antonio Decaro, sindaco di Bari, Michele Emiliano, Presidente della regione Puglia, P. Luigi Gaetani, Presidente CISM nazionale e Ludovico Abbaticchio, garante dei diritti del minore della Regione Puglia.

Per giunta, noi alunni abbiamo collaborato, realizzando delle fotografie nelle quali abbiamo immortalato un foglio decorato a nostro piacere con su scritto “#invisibilialgoverno”, le nostre mani sulla quale abbiamo scritto parole in grado di esporre la nostra richiesta e i nostri volti capaci di trasmettere il nostro sconforto; in seguito tutte le foto sono state unite in un unico video accompagnato da un brano cantato da un nostro compagno che grazie all’IPS ha scoperto il suo amare e la sua passione per la musica.

Alla luce di quanto sopra espresso, sono qui ad elevare il mio grido d’aiuto, affinché ci sia la possibilità che tanti altri studenti intraprendano un prodigioso percorso scolastico come il mio che, frequentando la classe terza della Scuola Secondaria di I Grado, è giunto al termine; quindi chiedo un impegno concreto da parte sua per salvare le scuole pubbliche paritarie cattoliche che, ad oggi, hanno certamente dato un notevole contributo alla nostra crescita umana e didattica e per contro, non hanno ricevuto quello che, invece, gli spetterebbe.

Testimonianza di ciò, è la mia personale esperienza avuta nella scuola pubblica statale, dove ho potuto constatare le notevoli contrapposizioni tra i due tipi di scuola dove, pur avendo il medesimo fine, ho notato che particolari differenze possono cambiare completamente il percorso scolastico di uno studente: la possibilità di svolgere più uscite didattiche, di imparare attraverso lezioni “alternative” e originali, di avere un corpo docente preparato e disponibile a risolvere nostre eventuali problematiche e di lavorare in ambienti più curati sotto tutti gli aspetti, capaci di affrontare le restrizioni attuali e future.

Oggi mi chiedo il perché noi studenti, portavoce delle scuole pubbliche paritarie, sentiamo il bisogno di scrivere queste parole, sarà, forse, la mancante accortezza da parte degli organi preposti?

Allora, mi rivolgo a te, cara Ministro, per rinnovare la nostra richiesta: non fare in modo che questo virus infranga i nostri sogni e che metta fine alla storia di tante scuole.

Certa di essere da te ascoltata,

Fabiana

alunna della classe III

Secondaria di I Grado

Istituto Preziosissimo Sangue – BARI