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Made in Italy, verso l’istituzione del liceo e della Giornata Nazionale: il ddl in arrivo al Consiglio dei Ministri

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Il liceo del Made in Italy è in dirittura d’arrivo. La misura relativa alla sua istituzione è tra i 47 articoli contenuti nella bozza del ddl sul Made in Italy atteso in Consiglio dei Ministri nei prossimi giorni. Lo riporta l’Ansa. Ecco cos’altro prevede il documento.

Dal rifinanziamento della Nuova Sabatini a misure di incentivazione del design e dell’ideazione estetica, dall’annunciato nuovo fondo sovrano al sostegno all’imprenditorialità femminile, alle filiere del legno, dell’arredo e del tessile, fino a disposizioni per l’approvvigionamento di materie prime critiche della filiera della ceramica. Questo ciò che intende fare il Governo Meloni a proposito della valorizzazione del Made in Italy.

Giornata del Made in Italy, quando sarà?

Il liceo del Made in Italy verrà introdotto dall’anno scolastico 2024/2025 per “promuovere, nell’ottica dell’allineamento tra domanda e offerta di lavoro, le conoscenze, le abilità e le competenze connesse al Made in Italy”. Il ddl istituisce inoltre la “Giornata nazionale del Made in Italy”, il 15 aprile, per “celebrare la creatività e l’eccellenza italiana”. La giornata non è assimilata alle feste nazionali e per celebrarla Stato, Regioni, Province, Città metropolitane e Comuni possono promuovere “iniziative per la promozione della creatività e la difesa e valorizzazione del Made in Italy”.

Come riporta SkyTg24, la legge quadro sul Made in Italy, prevista nell’ultima Legge di Bilancio come testo collegato, inizia così a vedere la luce. Dovrebbe essere approvata entro la fine del 2023. il ministro Urso ne ha parlato come di “un atto di fiducia e di investimento sulle potenzialità di questo Paese, sulle sue peculiarità, sul suo sistema produttivo che ormai tutti ci riconoscono come quello più capace di reagire ai cambiamenti globali proprio perché fondato sul made in Italy, noto ovunque come prodotto di qualità globale”.

L’entusiasmo di Meloni

Del nuovo percorso di studi ne aveva parlato, lo scorso 3 aprile, al Vinitaly a Verona, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni davanti a un gruppo di studenti di un istituto agrario, della possibile introduzione di un nuovo percorso di studi, il liceo del Made in Italy.

Meloni ha esordito cercando di capovolgere i luoghi comuni che esistono da sempre attorno a licei e istituti tecnici: “In un mondo in cui è stato detto che se avessi scelto il liceo avresti avuto un grande sbocco nella tua vita, e se invece avessi scelto un istituto tecnico avresti avuto opportunità minori, dimentichiamo che in questi istituti c’è una capacità di sbocco nel mondo del lavoro più alto di quella che danno altri percorsi di formazione. Per come la vedo io, questo è il liceo!”.

“Per me questo è il liceo, perché non c’è niente di più profondamente legato alla nostra cultura, di quello che questi ragazzi sono in grado di tramandare e portare avanti. Ed è una delle ragioni per cui il governo lavora al ‘liceo del made in Italy’, che spieghi il legame profondo tra la nostra cultura e la nostra identità, la cosa più preziosa che abbiamo”, ha concluso con orgoglio.