Sono un insegnante della provincia di Belluno, che assieme ad altri numerosi colleghi della mia classe di concorso AB77, siamo stati ammessi a partecipare ai corsi abilitanti speciali; apprendiamo con enorme apprensione e incredulitĂ , che questi non verranno tenuti nella nostra regione per l’anno accademico in corso, mentre saranno attuati, come riportato da varie fonti d’informazione, in altre regioni italiane malgrado il gran numero di ammessi per lâintera classe A077 (64 docenti).
La preoccupazione che ovviamente ci tormenta per il prossimo anno è: saremo cosĂŹ sorpassati in graduatoria, come al solito, da colleghi provenienti da altre regioni piĂš……”attente” ai problemi lavorativi dei propri cittadini? Saremo quindi costretti a perdere il nostro, lavoro col quale sino ad ora abbiamo garantito agli alunni delle scuole a indirizzo musicale (e non solo) della provincia, malgrado tutti i disagi del nostro territorio, di ricevere un servizio molto apprezzato e stimato dai loro genitori? Ma siamo proprio da considerare solo come dei polli da allevamento? Scalda-poltrone per ââŚi soliti fortunati piÚ⌠meritevolâ??? Ma con che criterio?!
Vorremmo dei chiarimenti in merito. Abbiamo già trascorso un lungo periodo di ansia riguardo al nostro futuro lavorativo e di conseguenza a quello delle nostre famiglie: la nostra età media è ormai attorno ai 50 anni, molti dei quali dedicati alla scuola pubblica italiana, ed è quindi estremamente incivile questa mancanza di rispetto e dei diritti tra gli insegnanti delle varie regioni.
Noi insegnanti del bellunese ci auguriamo che le autoritĂ preposte si assumano le proprie responsabilitĂ per dare ad ogni docente italiano le stesse opportunitĂ , senza ledere discrezionalmente i diritti e gli interessi di una parte di essi!