Home Archivio storico 1998-2013 Estero Marocco, manuali sotto accusa

Marocco, manuali sotto accusa

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Negli ultimi anni il Marocco ha compiuto grossi passi in avanti nell’ambito del rispetto dei diritti umani, dell’uguaglianza dei dessi, del diritto di famiglia. Tuttavia, in molti libri di testo permangono ancora stereotipi e cliché che ripropongono agli studenti la solita immagine di un uomo forte e coraggioso e di una donna debole e sottomessa. In questi giorni il quotidiano Libération di Casablanca ha pubblicato i risultati di un’indagine che la Lega per l’educazione ai diritti dell’uomo ha condotto su una cinquantina di manuali scolastici di tutte le discipline, passati al setaccio e analizzati in base a una serie di criteri prestabiliti. Lo squilibrio a favore degli uomini è notevole: la percentuale di foto e di esempi in cui sono citati gli uomini é addirittura dell’87%, l’immagine della donna è quella di una persona affettuosa, dolce, bella, ma al tempo stesso paurosa, esitante nelle decisioni, ignorante e spesso analfabeta. Gli uomini, al contrario, sono forti e coraggiosi ed hanno iniziativa e autorità. Ma sono i manuali di educazione islamica i più incriminati. Secondo lo studio pubblicato dal quotidiano marocchino vi si legge che le donne non hanno il diritto di rivendicare una propria identità né, tantomeno, il diritto di pretendere un lavoro. Per quanto attiene più in generale ai diritti dell’uomo, molti manuali esprimono opinioni non proprio condivisibili in materia di rispetto delle minoranze linguistiche ed etniche e di tolleranza verso le altre religioni.