Home Personale Maternità e paternità: il congedo parentale riduce le ferie?

Maternità e paternità: il congedo parentale riduce le ferie?

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Solo i periodi di congedo parentale retribuiti al 100% sono utili ai fini della maturazione dello ferie e per quelli retribuiti al 30% tale effetto è escluso direttamente dalla legge.

A dirlo è l’ARAN, con un orientamento applicativo riguardante il Comparto Scuola, con il quale risponde alla domanda “Il congedo parentale riduce il periodo di ferie?” richiamando la normativa di riferimento.

A tale proposito l‘art 13, comma 14, del CCNL Scuola dispone che “il periodo di ferie non è riducibile per assenze per malattia o per assenze parzialmente retribuite, anche se tali assenze si siano protratte per l’intero anno scolastico”. Secondo l’ARAN, il CCNL fa espresso riferimento al trattamento economico spettante al dipendente assente per malattia per un periodo di 18 mesi nel triennio, così come disposto dall’art. 17, comma 8.

Ai sensi dell’art. 34, comma 5, del D.Lgs. 26 marzo 2001 n. 151, “i periodi di congedo parentale sono computati nell’anzianità di servizio, esclusi gli effetti relativi alle ferie e alla tredicesima mensilità o alla gratifica natalizia”, mentre l’art 12 del CCNL citato disciplina i congedi parentali per il personale del comparto, stabilendo al comma 4 che nell’ambito del periodo di astensione dal lavoro previsto dall’art.32, comma 1, lett. a) del D. Lgs 151/2001, per la lavoratrice madre o in alternativa per il lavoratore padre, solo i primi trenta giorni valutati ai fini dell’anzianità di servizio e retribuiti per intero non riducono le ferie.

Da quanto sopra, l’ARAN deduce che sono utili alla maturazione dello ferie solo i periodi di congedo parentale retribuiti al 100%, mentre sono esclusi quelli retribuiti al 30%.