
I tribunali amministrativi iniziano a fare capolino alla Maturità 2025: una studentessa vi ha fatto ricorso già ieri, dopo la prima prova scritta d’italiano. Il motivo? La maturanda, di Terni, è stata beccata mentre usava il cellulare nel corso dell’esame. Lo riporta Ansa.
L’alunna potrà forse svolgere la prova dal 2 luglio
La Commissione glielo ha così sequestrato e le è stato vietato di continuare la prova, escludendola di fatto dalla maturità e allontanandola dall’istituto. La ragazza, che ha una media dell’otto, non si è arresa, facendo ricorso al Tar chiedendo l’emissione di un decreto monocratico.
E oggi, 19 giugno, il Tar lo ha emesso, sospendendo l’efficacia dei provvedimenti assunti dal dirigente scolastico, disponendo l’ammissione della ragazza alla sessione suppletiva dell’esame di Stato e fissando la camera di consiglio per il prossimo 22 luglio. La giovane ha chiesto di poter sostenere la prova dal prossimo 2 luglio, come da calendario ministeriale.
Maturità con lo smartphone? In pochi ci sono riusciti
In effetti una minima parte dei maturandi sarebbe riuscita a copiare con gli smartphone. Secondo quanto riportato da un sondaggio di Skuola.net, alla fine, nel complesso, l’esame ha messo in ginocchio 4 maturandi su 10.
Tra loro, un buon 17% è riuscito comunque – a suo dire – nel “colpaccio”, copiando durante il compito: il 9%, addirittura, ha ottenuto l’aiuto di un qualche “collega”, ricevendo le risposte del compito. Il 6%, come prevedibile, si è servito di bigliettini e appunti nascosti, mentre appena l’1% ha copiato tramite strumenti digitali.