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Mobilità 2023, nessun intervento per i vincoli per compatibilità con Pnrr: scusa poco credibile

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Conclusa la pausa natalizia sono ancora tanti i temi caldi in ambito scuola sul tavolo della contrattazione. La mobilità è uno di quelli, anzi, è il più stringente viste le tempistiche con le quali quest’anno si intende dare il via alle domande. Pare che, questo a detta di autorevoli fonti di Governo, una più flessibile concezione dei limiti alla mobilità sia incompatibile con il PNNR. Dall’altra parte, quella dei docenti vincolati, questa giustificazione è solo una scusa poco credibile che cela in realtà l’esigenza dell’apparato burocratico di evitare la fuga dei docenti dalla loro sede.

Non potrebbe essere altrimenti. Non si spiega, infatti, come mai, su norme ben più importanti contenute nella  manovra finanziaria, non vi sia stata alcuna levata di scudi da parte della Commissione Europea. L’innalzamento del limite all’uso del contante è una di queste. Laddove infatti, alla pagina 30 dello stesso PNNR ci si impegna a ridurre l’utilizzo della moneta cartacea in favore di quella elettronica, in manovra tale limite si è alzato a 5000 euro, e stavolta non vi sono dubbi circa l’incompatibilità di tale disposto con quelli che sono gli attuali dettami Europei, che stavolta non hanno battuto ciglio di fronte ad una tale discrasia tra quanto concordato in sede Europea e quanto effettivamente messo a terra dal nostro Legislatore. Insomma, la versione della Politica sembra non quadrare.

Gianluca Giordano