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Mobilità, disagio e sofferenza per i fuori sede

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Il D. Lgs 30 marzo 2001 n. 165 stabilisce che “le amministrazioni, prima di procedere all’espletamento di procedure concorsuali finalizzate alla copertura di posti vacanti in organico, devono attivare le procedure di mobilità”.

L’istituto della mobilità va, quindi, esperito PRIMA di attivare le suddette procedure di reclutamento concorsuale, ne consegue che la Pa può procedere alle nuove assunzioni solo se tutte le domande di trasferimento dei docenti di ruolo siano soddisfatte.

Un ulteriore strumento a favore dei docenti di ruolo fuori sede sarebbe la mobilità compensativa ovvero l’utilizzazione del personale scolastico in altri settori della Pa secondo il DPCM 325/1988.

Il disagio e la sofferenza di tanti docenti fuori sede sollecita interventi di attenzione da parte del Ministero e tutto ciò avrà una ricaduta positiva a vantaggio della qualità della scuola e del successo formativo degli studenti.

“Star bene a scuola” non è solo uno slogan, ma un diritto e un dovere di tutti i componenti la Comunità scolastica e solo allora si potrà insegnare anche agli studenti come star bene con se stessi, con gli altri e con le istituzioni.

Comitato #nonsisvuotailSud