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Movimenti per il sostegno: ritirate quella delega

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La rete dei 65 movimenti per il sostegno (composta da associazioni, genitori e gruppi docenti), dopo aver ascoltato il video dell’On.le Malpezzi sulla delega inclusionechiede il ritiro della delega sostegno, Atto n. 378  –  Schema di decreto legislativo recante norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità

Emendare tutto il testo non ha senso, va assolutamente ripristinata la legge 104 del 92, depotenziata dalla Legge delega.
Bisogna restituire la licenza media agli studenti con disabilità. E’ inumano infatti negare la licenza media, come previsto dalla delega 384, ai ragazzi che presentano delle disabilità, se non sosterranno prove equipollenti.
Lo snellimento burocratico relativo all’accertamento della disabilità, propagandato dal Governo, non c’è, anzi si allungano i tempi a 60 giorni contro i 6 giorni che servivano prima per attestare la condizione di disabilità e attivare così le tutele di legge.
Questo decreto attuativo finge di promuovere l’inclusione, in realtà attiva meccanismi perversi, anche quando rilancia il comma 79 della Legge 107 secondo cui il DS può assegnare lo studente con disabilità ad un docente di classe che abbia la specializzazione per le attività di sostegno. E’ questa l’inclusione?
Il PEI, nella sua elaborazione, sganciato dalla collaborazione dei servizi socio-sanitari e dalle famiglie non ha alcun senso.
Con la delega 378 è stato istituito il GIT (Gruppo per l’inclusione territoriale) di ambito, organo politico avulso dalle reali esigenze degli studenti con disabilità, composto da 4 ds e 2 docenti scelti dai ds. 
Il Git d’ambito sostituisce i Gruppi di lavoro provinciale (110 gruppi), i Gruppi di studio e di lavoro (uno per ogni istituzione scolastica: 8.519), i Gruppi per la stesura del PEI (uno per ogni alunno con disabilità).

Il GIT avrà sede presso gli USR, i membri sono scelti dal Dirigente dell’USR, e avrà lo scopo di  razionalizzare le risorse.

 Con tale riforma, si passa così da circa 234 mila gruppi di lavoro per l’integrazione scolastica a soli 300 GIT che razionalizzarenno le risorse sulle ore di sostegno da assegnare agli studenti, senza tener conto della sentenza di Corte costituzionale, la 80 del 2010 che deroga ai risparmi di spesa in nome del diritto all’istruzione degli studenti con disabilità. Pertanto il GIT è inaccettabile.

Dalle commissioni mediche sono stati esclusi i rappresentanti dell’Associazione di stato ANIMC, non ne comprendiamo il motivo.
Anzi è chiaro che non si vogliono i difensori degli invalidi civili per i tagli che saranno operati dal medico INPS, inserito in commissione medica, proprio per tale motivo.
Per le famiglie, le associazioni e i docenti di sostegno, anche la formazione universitaria, prevista dalla legge delega,  lascia a desiderare. Una maggiore formazione, in termini di crediti universitari, occorrerebbe per un docente specializzato.
L’onorevole Malpezzi come abbiamo già visto per la legge 107, tenta di placare gli animi sulla rivolta in atto negando che vi siano tagli, ma dovrebbe sapere che con questa delega si negano invece i diritti degli studenti con disabilità.

I Partigiani della Scuola Pubblica e altri 66 movimenti e associazioni della Rete per il sostegno