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No-Vax e Vaccine Day: per i 5 Stelle, ministra compresa, un bel problema

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Il tanto controverso popolo ha la memoria lunga, tanto lunga, e dentro una sua frangia c’è pure il popolo dei no-vax , quello a cui, all’epoca della campagna elettorale, il M5S aveva fatto l’occhialino; quello stesso che l’on. Taverna aveva difeso con parole dure al Parlamento quando si parò di vaccinare per obbligo, ministra della salute Lorenzin col governo Renzi, i bambini della primaria contro le malattie esantematiche.

Del resto, come ricorda pure Dire in un suo articolo, anche Beppe Grillo nei suoi spettacoli fin dal 1998 imputava ai vaccini di abbassare le difese immunitarie dei bambini e dunque non vaccinarsi è meglio, obbligarlo un misfatto. 

Ebbene, quella memoria lunga del popolo dei no-vax  ha raccattato il passato e ora chiede spiegazioni, compresa  una frangia del M5s.

E siccome Lucia Azzolina si trova ministra dell’istruzione per essere stata eletta nelle liste del M5S, dovrebbe in qualche modo motivare l’euforia per il vaccino anticovid espressa dal suo capo politico Vito Crimi che sulla sua pagina facebook “celebra in grande stile il vaccine day: “finalmente arrivato, il nostro primo passo sulla via del ritorno alla normalità perduta. Continueremo a dare il massimo, con responsabilità e impegno, per raggiungere al più presto la luce in fondo al tunnel. Una luce che da oggi, con l’avvio del piano nazionale di vaccinazione, è un po’ più vicina. E lo sarà sempre più, giorno dopo giorno. Forza e coraggio, insieme andiamo avanti, insieme ne usciamo”.

E dovrebbe pure motivare quanto ha dichiarato la sottosegretaria Zampa che vuole obbligare a vaccinarsi i prof che rifiutano la somministrazione.