Home Politica scolastica Nuove classi di concorso che fine hanno fatto?

Nuove classi di concorso che fine hanno fatto?

CONDIVIDI

Il regolamento che stabilisce la riduzione e il riordino delle classi di concorso è stato approvato da 10 mesi, ma si continua a ragionare ancora con le vecchie.

È utile ricordare che con il DPR n.19 del 14 febbraio 2016 è stato approvato il nuovo regolamento recante disposizioni per la razionalizzazione ed accorpamento delle classi di concorso a cattedre e a posti di insegnamento, a norma dell’articolo 64, comma 4, lettera a), del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.

Tale regolamento contiene, ai sensi delle norme suddette, le disposizioni di revisione dell’attuale assetto ordinamentale delle classi di concorso per la scuola secondaria di primo e di secondo grado, attraverso la loro razionalizzazione e il loro accorpamento.

Eppure fino ad oggi si è continuato ad utilizzare, nonostante l’approvazione del DPR n.19/2016 e le tabelle ad esso allegate, il vecchio regolamento delle classi di concorso relativo delle tabelle di confluenza e delle classi di concorso atipiche.

Adesso il Tar Lazio, in seguito ad un ricorso di alcuni docenti della classe di concorso A039, denominata Geografia, chiede conto al Miur riguardo la mancata attuazione delle nuove classi di concorso previste dal DPR n.19/2016, che è entrato in vigore il 23 febbraio 2016.

Infatti il 2 dicembre 2016 è stata depositata, da parte del Tar Lazio, un’ordinanza istruttoria in cui si chiede al MIUR, con risposta scritta e documentata da parte di viale Trastevere entro e non oltre 30 giorni, spiegazione della mancata attuazione del nuovo regolamento sulle classi di concorso.

Cosa risponderà il Miur al riguardo? E soprattutto per il 2017/2018, a partire dagli organici e dalla mobilità dei docenti, quali classi di concorso verranno utilizzate? Inoltre ci piacerebbe sapere, con chiarezza e trasparenza, quali saranno i meccanismi per individuare i soprannumerari per quelle classi di concorso che fino ad oggi erano considerate atipiche e per cui si sono sempre incrociate le graduatorie al fine di salvaguardare i più anziani.