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Nuove indicazioni nazionali, un documento ideologico

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Si è riunito martedì 22 aprile, in modalità online, il gruppo di lavoro PSI scuola.
Presenti i referenti regionali, l’incontro ha preso in considerazione le Nuove indicazioni nazionali 2025
per la Scuola dell’infanzia e per il Primo ciclo di istruzione.
Il documento, pur presentando alcuni aspetti interessanti relativi alla centralità della persona e alla costruzione di relazioni, appare come il frutto di un’operazione pensata a tavolino. Un’operazione politico-culturale, sostanzialmente di stampo reazionario, fatta per imporre agli Istituti scolastici quegli obiettivi che una presunta “intellighenzia”, sinora messa in secondo piano, immagina debbano costituire il sostrato culturale dell’Italia di domani. D’altronde il Governo ha già dato prova di tale atteggiamento reazionario con la pubblicazione delle nuove indicazioni curriculari di educazione civica che sottolineano l’importanza delle “Autonomie territoriali” e del “Conoscere il significato di Patria”.
È dunque evidente come la destra, parafrasando il filosofo E. Morin, preferisca “una testa ben paia ad una testa ben fatta”.
Il PSI ai proclami ideologici preferisce la concretezza delle proposte, la “politica vera” di papa Bergoglio.
Il PSI guarda a quelle che saranno le principali questioni che siamo chiamati ad affrontare: il capitalismo senza scrupoli, la precarietà del lavoro, l’immigrazione e le mafie. Senza uno sguardo diretto verso questi temi, non ci potranno essere giustizia sociale e aiuto reciproco tra i popoli.
Nella scuola la risposta sta nell’interculturalità, nell’educazione al rispetto, nelle pari opportunità.
Le proposte del PSI da sempre sono proposte concrete, che puntano all’integrazione, alla lotta alla dispersione scolastica, al ripristino dei livelli d’eccellenza che la scuola italiana in passato ha rappresentato.
Tutto ciò attraverso il potenziamento degli strumenti di alfabetizzazione e inclusione, l’azzeramento del precariato, la sburocratizzazione del lavoro docente, l’incremento del personale scolastico per arginare il fenomeno delle classi-pollaio.
L’incontro si è concluso ricordando due date: il 18 maggio a Cassino si svolgerà la seconda tappa dello “scuola gran tour” e l’8 e il 9 giugno, quando gli italiani saranno chiamati a votare i 5 referendum di cui il PSI si è fatto promotore.
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Enzo Maraio, Segretario nazionale PSI
Luca Fantò, Referente nazionale PSI scuola