
Oggi, come abbiamo scritto, è stata pubblicata una nuova bozza delle Nuove Indicazioni Nazionali per la scuola primaria, inviate al Cspi per un parere obbligatorio. Il nuovo documento tiene conto della consultazione che si è svolta.
Il commento di Valditara
Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha commentato la pubblicazione delle Nuove Indicazioni a Il Tempo. “Le Nuove Indicazioni Nazionali – spiega – affrontano alcune criticità della scuola italiana, così come emerse anche da diverse recenti ricerche. Si rafforzano le conoscenze in ambiti disciplinari strategici: dall’italiano alla matematica fino alla storia, alla geografia, alla lingua inglese e alle scienze, con un insegnamento orientato a sviluppare nei ragazzi un atteggiamento critico e consapevole, a riscoprire la nostra identità, a dare rilievo alla cultura della regola, con una rinnovata attenzione verso grammatica e sintassi. Valorizziamo lo studio del latino che abitua al ragionamento e alla logica”.
“Non si può essere cittadini italiani se non si sa situare il fiume Po, il Monte Bianco o non si conoscono le regioni italiane: da qui una forte attenzione alla geografia”, aggiunge il ministro.
La nuova bozza
La nuova bozza – spiega il Ministero – si distingue per una maggiore leggibilità: meno tecnicismi, maggiore fruibilità e chiarezza espositiva. Questo consente a insegnanti, famiglie e comunità educanti di cogliere con immediatezza i principi culturali e pedagogici che guidano il percorso scolastico.
Nel presentare la bozza, il Ministero sottolinea che vengono precisati gli obiettivi generali già previsti dal DPR 275/1999, ora declinati per aree di competenza e gradi scolastici. Questo approccio favorisce una progettazione didattica collegiale più concreta, orientata al profilo dello studente al termine del primo ciclo.
Le nuove indicazioni – si legge ancora nel lungo comunicato – rafforzano il ruolo della scuola nella promozione delle relazioni sane e del rispetto per la dignità della persona, con particolare attenzione all’educazione al rispetto della donna e alla prevenzione della violenza di genere. Viene valorizzata l’educazione ai sentimenti e all’empatia, in coerenza con le linee guida dell’educazione civica.
Il docente torna “magister”.
L’insegnante non è più solo un trasmettitore di contenuti, ma un vero e proprio punto di riferimento educativo e culturale. Il nuovo documento lo descrive come una guida autorevole e ispiratrice, capace di collaborare con famiglie e comunità per promuovere la crescita integrale dello studente.
Scrittura, sintesi, poesia: le basi del pensiero critico
Grande enfasi è posta sul potenziamento della scrittura in corsivo, sulla calligrafia e sull’esercizio del riassunto come strumenti di riflessione e chiarezza mentale. Ritorna l’apprendimento a memoria della poesia, considerato utile per sviluppare memoria, concentrazione e sensibilità linguistica.
Inclusione, neuroscienze e personalizzazione
Viene dato ampio spazio a misure per l’inclusione di alunni con background migratorio e studenti adottati. Si promuovono modelli pedagogici innovativi come l’UDL (Universal Design for Learning) e l’ICF, insieme a riferimenti neuroscientifici per una didattica sempre più personalizzata.
Conoscenza e competenza: un equilibrio necessario
Le Indicazioni sottolineano che non può esserci competenza senza conoscenza. Si promuove un’istruzione solida, non nozionistica, ma capace di selezionare e approfondire contenuti essenziali, stimolando il pensiero critico e la connessione tra i saperi.
STEM: laboratorio di futuro
Le discipline STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Matematica) ricevono nuovo impulso. L’informatica entrerà sin dalla primaria, con un approccio concreto, esperienziale e interdisciplinare. Le STEM diventano un laboratorio di idee, fondamentale per sviluppare spirito critico e capacità progettuali nei futuri cittadini.
L’italiano al centro: regola, lettura e cittadinanza
Il nuovo orientamento in ambito linguistico mira a superare lo spontaneismo: la grammatica e la sintassi tornano protagoniste. Il riassunto e il corsivo vengono valorizzati come strumenti cognitivi, mentre la letteratura viene proposta come veicolo di crescita personale e riflessione critica. Si promuove la lettura integrale di classici, evitando frammentazioni.
Ritorno al latino
Reintrodotto come disciplina opzionale dalla seconda media, il latino viene riconosciuto come strumento prezioso per rafforzare la logica, la padronanza linguistica e la consapevolezza del patrimonio culturale europeo.
Storia e geografia: identità, spazio e appartenenza
La storia viene proposta come strumento per comprendere la propria identità e le radici comuni dell’Occidente, ma anche per aprire lo sguardo a contesti globali. La geografia torna ad avere un ruolo fondamentale nella formazione del cittadino, attraverso l’educazione al pensiero spaziale, all’uso di mappe digitali e alla lettura delle dinamiche territoriali.
Lingue straniere: comunicazione e apertura al mondo
L’inglese e la seconda lingua comunitaria sono strumenti di comprensione reciproca e cittadinanza globale. Si punta a livelli A1 (primaria) e A2 (secondaria) secondo il Quadro Comune Europeo, con approcci comunicativi e immersivi.
Musica e arte: sviluppo neurologico, espressione e cittadinanza
La musica, valorizzata per il suo impatto neurologico, diventa parte integrante del curricolo fin dalla scuola dell’infanzia. Anche Arte e Immagine assume un ruolo centrale, promuovendo espressività, alfabetizzazione estetica e senso civico attraverso il patrimonio artistico e culturale.
Educazione motoria: corpo, benessere e identità
L’attività motoria è riconosciuta come veicolo di educazione integrale. Mira allo sviluppo armonico, alla prevenzione del disagio fisico e alla promozione di uno stile di vita attivo e sano, in sinergia con l’educazione alimentare.