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Organici errati, in provincia di Cosenza 110 docenti e 80 di sostegno senza posto

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I numeri che emergono dopo i trasferimenti provinciali nella provincia di Cosenza, non fanno che confermare quanto già denunciato dal SAB, in fase di predisposizione dell’organico di diritto per le scuole superiori.

Dopo i movimenti, risulta che oltre 110 docenti delle varie discipline sotto elencate, non troveranno più posto nella provincia di prima assegnazione, cioè Cosenza, a questi bisogna aggiungere gli 80 immessi in ruolo sul sostegno.

Il SAB aveva già contestato al dirigente Luciano Greco dell’ATP di Cosenza, l’errata costituzione dei posti cattedra nonché l’assegnazione, a piacere, dei posti di potenziamento smentendo, con i fatti, quanto dallo stesso pubblicizzato ritenendo i “suoi” organici tra i migliori d’Italia.

Dirigente e funzionari preposti hanno dimostrato di disconoscere la normativa posta a base per la formulazione degli organici e cioè la C.M. n. 11729 del 29/4/2016 di trasmissione del decreto interministeriale sulla formazione degli organici per l’a.s. 2016/17.

Nel merito registriamo costituzione di posti cattedra su tre scuole in tre comuni diversi espressamente vietati sia dalle norme di cui sopra, sia dal D.M. 131/2007 meglio conosciuto come -Regolamento-; inoltre sono state lasciate, come residue, ore che potevano concorrere a formare cattedra nella medesima istituzione scolastica: A017 Alberghiero Castrovillari serale più sede carceraria 9+9, già classe di concorso in esubero e con 30 neo immessi in ruolo da concorso; A025 Liceo Cassano più Lungro 10+10; A072 ITA “Tommasi” Cosenza 16 ore residue invece del posto perché previsto dalle norme di cui sopra; A013 ITCG Paola 16 ore residue; A016 ITCG San Giovanni in Fiore idem come prima, bisognava garantire i posti per i neo immessi in ruolo; A051 Liceo Paola addirittura 19 ore residue; A346 Liceo Trebisacce 17 ore; C310 ITIS “Monaco” Cosenza 17 ore, ecc. all’infinito (la norma prima citta, prevede la costituzione di posti con ore inferiori a 18).

A parere del SAB, bisogna fare i conti anche con l’organico adeguato alla situazione di fatto con ore che, riportate come residue (pare oltre 5000), con informativa mai fornita sebbene richiesta dal SAB, concorreranno a formare organico e quindi posti, per cui dall’organico di fatto bisognerà togliere quasi 280 posti, non censiti ora in quello di diritto, altro che avere eliminato i soprannumerari.

Per effetto degli organici così malamente gestiti e senza nessun confronto con il sindacato, gli immessi in ruolo nelle fasi B e C in provincia di Cosenza, appartenenti alle seguenti classi di concorso dovranno emigrare in numero di 9 per A016 Costruzioni, 33 Diritto, 1 Educazione Musicale, 3 Filosofia, 7 Filosofia e Storia, 4 di Fisica, 11 Matematica Applicata, 4 Dattilografia e Stenografia, 1 Trattamento Testi, 1 Laboratorio di Fisica, 3 Laboratorio d’Informatica, 2 Tecnica dei servizi e Pratica Operativa.

Per A017, dove sono state riportate come residue, un sacco di ore che potevano costituire posti cattedra, 32 docenti non troveranno posto di questi, 30 vincitori di corcorso resteranno, comunque, in provincia senza sede, così come nessuno degli 80 neo immessi in ruolo sul sostegno troverà posto in provincia.

I docenti appartenenti ad altre classi di concorso non potranno stare tranquilli fino alla pubblicazione dei trasferimenti interprovinciali previsti per il 13 agosto in quanto, per tali movimenti, avrà la precedenza chi è stato immesso in ruolo nell’a.s. 2014/15 o precedenti.

Il SAB contesta anche la gestione personale dei posti di potenziamento che non hanno rispecchiato i PTOF delle scuole assegnando discipline mai richieste o che non s’insegnano nelle scuole.

E’ il caso di Matematica Applicata nei Professionali ed Economia Aziendale nei Classici.

Tali posti dovevano invece concorrere anche all’eliminazione dell’esubero con la conferma di quelli assegnati nel corrente anno.

L’ATP di Cosenza, invece, ha stravolto tutto assegnando posti a quelle scuole dove non vi erano soprannumerari facendo così trasferire docenti su detti posti e lasciando gli altri in soprannumero.