Home Politica scolastica Organico di fatto: punite le regioni anti-PD

Organico di fatto: punite le regioni anti-PD

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E’ la tesi, numeri alla mano, di Mario Pittoni, responsabile federale per la scuola della Lega Nord.
L’organico della Lombardia sarebbe più o meno pari a quello dell’Emila-Romagna che ha però la metà degli abitanti.

“La Lega – sostiene Pittoni – non può accettare che la distribuzione dei posti aggiuntivi in organico di fatto – venga fatta  con criteri partitici.  Facciamo un esempio: le briciole raccolte da Veneto e Liguria (dove il Pd è stato sonoramente sconfitto alle ultime elezioni regionali) nel riparto dei posti aggiuntivi appena concessi dal ministero dell’Istruzione, pongono seri dubbi sull’oggettività e imparzialità dei criteri utilizzati”.
“Siamo di fronte ad un uso politico di risorse pubbliche provenienti dalle tasse pagate dai cittadini e quindi il mancato riconoscimento degli stessi diritti allo studio nelle regioni non guidate dal Pd – prosegue Pittoni – A insospettire non è solo il numero ridicolo (mediamente un terzo) di docenti aggiuntivi assegnati a Veneto e Liguria rispetto ad altre realtà della stessa consistenza, ma anche le assegnazioni alla Lombardia, trattata come l’Emilia-Romagna che ha meno di metà abitanti”.  
Nel complesso, spiega Pittoni, gli USR avevano chiesto circa 6mila posti, il Miur ne ha concessi 4.200, ma in modo poco trasparente. Al Veneto, per esempio sono arrivati 150 posti contri i 400 richiesti, mentre la richiesta dell’Emilia Romagna è stata soddisfatta integralmente.