Home Politica scolastica Organico potenziato: centinaia di milioni di euro di risparmi

Organico potenziato: centinaia di milioni di euro di risparmi

CONDIVIDI

Ma nessuno chiede al Ministro come si intenda reimpiegare questi risparmi, che possono essere quantificati in almeno 130 milioni al mese, a partire da settembre e fino a quando l’organico potenziato non entrerà in funzione.

A questo punto, dopo che il Miur ha fornito i dati sulle domande presentate per le fasi b) e c), si può iniziare a fare qualche calcolo più preciso sull’andamento del piano di assunzioni.
Bisogna partire da un numero: 101mila sono i posti che il Miur ha messo a disposizione per le immissioni in ruolo e 29mila quelli che sono già stati coperti. Ne restano da coprire 72mila, 55mila dei quali sono quelli dell’organico potenziato.
Intanto c’è da dire che le 71.643 domande presentate non saranno neppure sufficienti a coprire i posti previsti.
Bisogna infatti mettere nel conto che ci sarà una percentuale fisiologica di rinunce ma, soprattutto, ci saranno molte rinunce (difficile al momento quantificarle con precisione), da parte di docenti che nel frattempo otterranno una supplenza annuale.
Il dato però ormai certo è che non tutti i 48.800 posti dell’organico potenziato saranno coperti al termine dell’intera procedura.
Sotto l’aspetto contabile non è cosa da poco: se i posti non attribuiti dovessero attestarsi intorno alle 10mila unità (è questa, per il momento, la stima più attendibile) il risparmio si quantificherebbe intorno ai 300milioni; come abbiamo già avuto modo di sottolineare – infatti – i posti di organico potenziato non attribuiti nel corso della fase c) non potranno essere coperti con supplenze, con relativo risparmio per le casse del Ministero. Risparmio che ci sarà in ogni caso anche se – ma è un’ipotesi molto remota – tutti i 48mila posti dovessere risultare coperti: l’organico potenziato, infatti, entrerà in funzione a dicembre, se non addirittura a gennaio: ogni mese di ritardo da settembre in poi rappresenta una minore spesa di circa 130-150 milioni.
Ed è davvero strano che nessun sindacato si preoccupi di chiedere al Ministero come si intenda reimpiegare questi risparmi.