Home Politica scolastica Pd a Valditara: anche i presidi chiedono l’educazione strutturale all’affettività

Pd a Valditara: anche i presidi chiedono l’educazione strutturale all’affettività

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Tutto è inciampato sul cosiddetto “consenso informato”, l’obbligo che avrebbero le scuole di richiedere ai genitori, per i figli minorenni, l’autorizzazione scritta per avvalersi dell’educazione sessuale-sentimentale. Che pare un inciampo inutile, anche perché si rischia di far passare per lubrica una disciplina che invece deve essere considerata come tutte le altre, visto pure che a insegnarla devono essere esperti di comprovata competenza.  

Nel complesso, in ogni caso, la legge, che si è attesa da anni, buon ben passare all’approvazione, come anche l’opposizione chiede, tanto che in una nota, la Capogruppo nella commissione bicamerale sulla violenza e il femminicidio e l’altra della commissione cultura della Camera del Pd, hanno fatto sapere, che nel corso delle audizioni sul disegno di legge “l’Associazione nazionale presidi ha sottolineato come sia impossibile chiedere il “consenso informato preventivo”.

 E questo, per un motivo molto semplice, considerato che “ il progetto è inserito strutturalmente all’interno del progetto triennale dell’offerta formativa della scuola che è la carta d’identità di ogni singolo istituto, elaborata con tutta la comunità educante, anche con le famiglie. Dunque il consenso informato – su cui l’Anp esprime in ogni caso la sua forte perplessità- potrebbe valere soltanto ed esclusivamente per i progetti extracurriculari, che la scuola può mettere in campo”.

Per questo l’Anp chiede “al ministro, alla luce di questa e di molte altre considerazioni emerse nel corso delle audizioni odierne, di cogliere quest’occasione per rendere finalmente strutturale e certa l’educazione all’affettività e alla sessualità nelle scuole italiane, così come fanno altri 20 Paesi europei e di non escludere la scuola primaria. Non possiamo rinunciare all’importantissima prevenzione primaria della violenza. Il numero di donne uccise all’anno e l’incidenza della violenza di richiede misure urgenti definitive e non episodiche e su base volontaria”.