Home I lettori ci scrivono Pensioni docenti, molti i beffati con quota 62+38, per loro un’altra iniquità

Pensioni docenti, molti i beffati con quota 62+38, per loro un’altra iniquità

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Fosse solo questa l’iniquità… E dell’unica finestra di uscita di cui possono “beneficiare” gli insegnanti ne vogliamo parlare? Proprio ieri i notiziari ci hanno informato che QUOTA 100 sarà in vigore da gennaio 2019 e che le finestre di uscita saranno trimestrali. Immagino già che le 4 finestre saranno aperte per tutti meno che per i docenti (missionari), mi pare ovvio…

Ora spiego la mia personale situazione, che immagino uguale a quella di tanti colleghi: ho 64 anni già compiuti e 40 anni di duro insegnamento alle spalle o, per meglio dire, sulle spalle.

Ben sapendo che per andare in pensione a settembre 2019 si deve presentare la domanda entro il prossimo dicembre, sono in preda allo sconforto più atroce, perchè nel suddetto mese la nuova riforma non sarà ancora in vigore, per cui, se ho ben capito, dovrò sorbirmi ancora un altro anno di lavoro, percependo la prima pensione a settembre 2020.

I sindacati hanno pensato a quest’altra pazzesca iniquità riguardante le finestre di uscita?

Lettera firmata