Home Personale Pensioni, l’accredito è il 3 gennaio. Cosa cambia per l’età

Pensioni, l’accredito è il 3 gennaio. Cosa cambia per l’età

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Il 4 aprile 2018 l’Inps ha pubblicato la circolare n.62 che fissa l’adeguamento dei requisiti di accesso al pensionamento agli incrementi della speranza di vita.

Ciò porterà ad un innalzamento dell’età pensionabile, con l’esclusione di alcune categorie di lavoratori, tra cui le maestre d’asilo.

Dal 1° gennaio 2019 si andrà in pensione ancora più tardi

pensione di vecchiaia: da 66 anni a 7 mesi a 67 anni per tutti. L’anzianità contributiva richiesta sarà sempre pari a 20 anni;
pensione di vecchiaia contributiva: da 70 anni e 7 mesi a 71 anni di età. L’anzianità contributiva sarà sempre di 5 anni;
pensione anticipata contributiva: da 63 anni e 7 mesi di età a 64 anni. L’anzianità contributiva resta pari a 20 anni;
pensione anticipata uomini: da 42 anni e 10 mesi a 43 anni e 3 mesi;
pensione anticipata donne: da 41 anni e 10 mesi si passerà a 42 anni e 3 mesi;
pensione anticipata lavoratori precoci passa da 41 anni a 41 anni e 5 mesi di anzianità contributiva.

Pensioni, tutte le date del 2019

Per il mese di gennaio è previsto il pagamento al 3 gennaio.

giovedì 3 gennaio 2019: Poste Italiane e banche;

venerdì 1° febbraio 2019: Poste Italiane e banche;

venerdì 1° marzo 2019: Poste Italiane e banche;

lunedì 1° aprile 2019: Poste Italiane e banche;

venerdì 2° maggio 2019: Poste Italiane e banche;

sabato 1° giugno 2019: Poste Italiane

lunedì 3 giugno 2019: Banche

lunedì 1° luglio 2019: Poste Italiane e banche;

giovedì 1° agosto 2019: Poste Italiane e banche;

lunedì 2 settembre 2018: Poste Italiane e banche

martedì 1° ottobre 2018: Poste Italiane e banche;

sabato 2 novembre 2018: Poste Italiane

lunedì 4 novembre 2019: Banche;

lunedì 2 dicembre 2019: Poste Italiane e banche.

Le pensioni in Europa e nel mondo

L’Italia è uno dei paesi in cui l’età effettiva a cui si va in pensione è più bassa dell’età nominale consentita.

In un approfondimento, a cura della Uil, si apprende, che nell’area UE, gli uomini vanno in pensione a 64 anni e 4 mesi, le donne a 63 anni e 4 mesi. Il dato è ancorato a crescere poiché i requisiti anagrafici per l’accesso alla pensione, sono ancorati all’aspettativa di vita e vengono costantemente aggiornati.

In Italia il requisito per l’accesso alla pensione è il più alto d’Europa, secondo solo alla Grecia, dove il requisito anagrafico richiesto è pari a 67 anni. L’età più bassa è richiesta in Svezia dove dai 61 anni il lavoratore può decidere di accedere alla pensione.