Home I lettori ci scrivono Personale ATA: il turn over sarà “la sanatoria sociale” ai tagli effettuati?

Personale ATA: il turn over sarà “la sanatoria sociale” ai tagli effettuati?

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Il progetto ambizioso di invertire un trend decennale (2008-2018) fortemente rigoroso sulla spesa pubblica, consentendo a chi è prossimo a quota 100 (somma di età anagrafica e contributi versati) di andare in pensione, anticipando la data prevista dalla legge Fornero è uno dei temi più caldi del recente dibattito politico.

Alla Commissione europea questa norma non piace, perché incide sulla spesa pubblica ed è di segno opposto alle politiche di rigore dei governi precedenti aprendo le porte a uno scontro ideologico e politico con i vertici della Commissione europea ben distante dalla ratio di questa norma. Tuttavia, nella trattativa con le autorità italiane l’obiettivo della Commissione è quello di avere uno sforzo strutturale positivo in modo da tentare di evitare il lancio di una procedura per debito.

E’ appena il caso di ricordare che il dispositivo normativo in deroga alla Legge Fornero, favorito dal Turn over, libererebbe migliaia di posti di lavoro a favore dei più giovani e dei precari, dando semaforo verde a questa “sanatoria sociale”, rivoluzionaria nei numeri e nei propositi, ma certo da considerare una sorta di “condono” anche a provvedimenti legislativi antecedenti tra cui la riforma Gelmini e la più recente legge cd “Buona Scuola” che causarono un numero significativo di tagli all’organico del personale ATA, con ripercussioni sui lavoratori e sui servizi erogati nelle strutture pubbliche.

Ci si chiede se a pagare saranno sempre gli stessi, oppure se le interlocuzioni tra l’Italia e l’Europa sortiranno l’effetto desiderato, una Europa più garante dell’ordine sociale proiettata a politiche meno stringenti, mirate alla crescita e all’occupazione.

Mario Di Nuzzo