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Premio Gassman al De Cosmi di Palermo

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In tale circostanza la compagnia dell’istituto siciliano metterà in scena “Il fantasma dell’opera”, libera riduzione e trasposizione teatrale dell’omonima opera in genere “ musical”, in lingua italiana e francese.
Il progetto è stato attivato lo scorso anno scolastico ed ha coinvolto alcuni docenti e studenti dell’istituto. L’obiettivo principale che i docenti si proponevano era quello di attivare e/o consolidare la motivazione degli studenti, rendendoli protagonisti e sfruttando la loro creatività artistico musicale non sempre esplicita, ma spesso ricca di potenzialità ideative implicite che un adeguato coinvolgimento riesce a mettere allo scoperto. I risultati sono andati oltre le aspettative dei progettisti.
La produzione artistica dei giovani palermitani, infatti, è stata definita dal direttore artistico del teatro Gassman, “lavoro più confacente ai crismi della professionalità” ed è stata inserita nel cartellone della stagione teatrale 2006/2007 del teatro comunale “Vittorio Gassman” nella sezione “Teatro scuola”.
Ma vi è un secondo elemento di interesse dell’iniziativa del De Cosmi: è la sua aderenza al curricolo degli alunni coinvolti.
Non si tratta, infatti, di un altro dei tanti progetti che fanno discutere criticamente nelle sale professori degli istituti italiani i docenti ormai stufi di iniziative parallele che di fatto penalizzano il percorso curricolare. L’iniziativa progettuale in questo caso è servita ad arricchire il percorso curricolare dei singoli alunni con conoscenze pertinenti ai loro piani di studio. Non solo attività coinvolgente e facilitante, ma anche una occasione irripetibile per trasformare “la comunità dei teatranti” in “comunità di apprendimento”, sottoposta a numerosi stimoli esistenziali sui temi dell’abbandono, del rifiuto, dell’accettazione, della compassione, in una parola sull’enorme varietà di suggestioni provenienti dal testo di Gaston Leroux.
Il Visconte de Chagny, ormai anziano, nell’atto di scrivere le sue memorie, rievoca con compassione i tragici
eventi legati alla sua storia d’amore con la propria sposa Christine Daee. Attraverso un processo di analessi
l’ambientazione scenica porta lo spettatore al 1874, sul palcoscenico dell’ Opéra di Parigi, durante l’allestimento di uno spettacolo. Un efferato assassinio e le incessanti minacce di un presunto Fantasma, che si aggira nell’oscurità, terrorizzano ed esasperano il cast, favorendo il debutto di una giovanissima cantante Christine Daee.
In realtà il Fantasma è un geniale musicista sfigurato, reietto dalla società, che vive nei meandri più nascosti del teatro.
Egli ama nell’ombra la giovane Christine e la istruisce nell’arte del canto sotto le sembianze dell’Angelo della Musica, che la fanciulla crede un’emanazione ultraterrena del padre morto. Ma Christine accetta il corteggiamento del giovane Visconte de Chagny .In un crescendo di struggente passione e folle gelosia, si realizza un commovente ed inaspettato epilogo.
Un’ultima considerazione riguarda la trasposizione del testo teatrale in “ musical”. In una società nella quale le nuove generazioni imparano sempre di più attraverso il suono, nella quale si sta radicando un apprendimento attraverso l’udito che soppianta quello visivo, in un mondo che non è più silenzioso, in cui il suono è entrato nella cultura e fa cultura, quella perseguita dal team di docenti del De Cosmi è stata non solo una riuscita scommessa curricolare, artistica, ma anche una testimonianza di assoluta modernità.