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Progetto “Esercizi di democrazia”: crowdfunding in un liceo per l’istallazione di un fontanello d’acqua potabile

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Cosa potrebbe essere un valore aggiunto per la nostra scuola? Cosa manca che – se lo avessimo – costituirebbe un bel confort per noi studenti ma anche, cosa ancora più importante, un aiuto non di poco conto per l’ambiente?

Queste immaginiamo siate state le domande che si sono poste gli studenti del liceo “Leonardo da Vinci” di Firenze durante il percorso educativo “Esercizi di democrazia” promosso dall’Unione delle Cooperative del capoluogo toscano e rivolto alle scuole secondarie di secondo grado.

Come riportato dal quotidiano La Repubblica, l’obiettivo del progetto è rafforzare la pratica del confronto e della proposta tra gli studenti, realizzando un cambiamento nella scuola per migliorare l’ambiente e le relazioni della comunità scolastica. Il percorso, inoltre, intende sostenere momenti formativi, scambio di competenze e iniziative di promozione della comunità scolastica a partire dalle indicazioni e dall’attivazione dei ragazzi e delle ragazze.

Al Liceo Leonardo da Vinci gli studenti si sono, dunque, confrontati: un gruppetto di alunni ha preparato sondaggi e interviste sottoposti poi a un campione di ragazzi e ragazze e, una volta elaborate le risposte, è emerso che un modo per migliorare la propria scuola sarebbe stato quello di installare un fontanello per l’erogazione di acqua potabile. Ma dove trovare i soldi necessari per realizzare l’opera? È presto detto, con uno degli strumenti che oggi vanno per la maggiore: il crowdfunding.

Ecco che parte allora la raccolta fondi online “Acqua per la mente”, lanciata dal Liceo Leonardo da Vinci di Firenze che si propone di raggiungere la somma di 5.000 euro entro il 3 giugno prossimo, giorno di chiusura del crowdfunding. Raggiunta tale cifra, almeno si spera, gli studenti contatteranno un’azienda del settore che procederà con l’installazione, il collaudo e la messa in uso di un fontanello di acqua sia naturale, fredda e a temperatura ambiente, sia frizzante.

Alla base dell’idea c’è la convinzione che occorra sensibilizzare tutti gli studenti e il personale scolastico a ridurre l’acquisto di acqua in bottiglie di plastica monouso, per salvaguardare il pianeta e l’ambiente, garantendo un futuro migliore alle generazioni future.

Particolarmente soddisfatto il responsabile progetti sociali e scuola dell’Unione delle Cooperative di Firenze: intervistato da Repubblica, ha dichiarato che motivare i giovani a partecipare a iniziative a scuola significa attivare gli studenti nella loro comunità locale a favore di piccoli cambiamenti positivi, ma collettivi. All’interno degli istituti scolastici sono previsti spazi e organi di partecipazione, dai consigli di classe, d’istituto alle assemblee, ma questi da soli possono non essere sufficienti ad attivare il protagonismo dei giovani. È indispensabile trovare nuove forme di coinvolgimento per sostenere i giovani nel loro percorso verso l’autodeterminazione.