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Puntare sulla sicurezza

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In occasione del 13° anniversario del terremoto del Molise e del crollo della scuola Jovine, dentro cui  morirono 27 bambini e la loro maestra, il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, Anna Paola Sabatini, ha detto: “Bisogna partire dal ricordo doloroso della tragedia di San Giuliano per mettere al primo punto delle politiche scolastiche la sicurezza dei nostri istituti e quindi di alunni, docenti e di tutto il personale”.

“La speranza – prosegue – è che la ricorrenza di quest’anno abbia un valore diverso, grazie agli investimenti e alle misure per l’edilizia scolastica descritte dal ministro dell’Istruzione Giannini con riferimento alla legge su La Buona Scuola. In questa nuova direzione, già l’istituzione finalmente dell’anagrafe nazionale degli edifici scolastici é un ottimo segnale. Ieri, intanto, a Roma è stato consegnato alle scuole vincitrici il Premio nazionale ‘Avus per San Giuliano’, nato dalla sinergia tra il Consiglio nazionale dei Geologi e l’Associazione vittime universitarie del sisma, proprio per onorare la memoria delle vittime del terremoto di San Giuliano di Puglia e dell’Aquila”.

“Stiamo anche lavorando – annuncia la Sabatini – a un protocollo d’intesa con l’Università del Molise per formare tecnici specializzati in grado di aiutare le comunità scolastiche locali in caso di calamita. La nuova figura si chiamerà ‘Esperto in psicopedagogia e didattica dell’emergenza e post emergenza’. Al protocollo hanno aderito tutti i sindaci dei comuni molisani colpiti dal terremoto del 31 ottobre 2002, compreso quello di San Giuliano”.

“Dunque al dolore per il ricordo di una tragedia che non potrà mai essere dimenticata, quest’anno vorrei legare la speranza della volontà della scuola di ripartire e progettare un futuro migliore, grazie alle nuove politiche sulla sicurezza de La Buona Scuola, all’attivismo di enti e associazioni che ogni giorno lavorano a stretto contatto con le comunità locali, e soprattutto grazie al coraggio di docenti, studenti e famiglie che hanno saputo trasformare un dolore immenso in una opportunità per migliorare la vita di migliaia di persone”.