Home Alunni Quali le novità per gli studenti? Le intenzioni sembrano buone

Quali le novità per gli studenti? Le intenzioni sembrano buone

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E poi incremento dello studio delle lingue straniere, con l’uso del Clil, obbligatorio dal prossimo anno per il quinto anno delle superiori, esteso a elementari e secondarie di primo grado. In più storia dell’arte, da rafforzare soprattutto nel biennio di licei e istituti turistici, informatica, sollecitando i ragazzi a essere produttori digitali, e economia.

 Tutti interventi che fanno perno sul rilancio dell’autonomia scolastica grazie a un organico funzionale rafforzato, a una maggiore mobilità dei docenti e, soprattutto, a risorse certe (stabilizzando le dotazioni del Mof ma anche attingendo – almeno 800 milioni per il settennio 2014-2020 – da risorse europee).

Ma è previsto nel piano scuola del governo  l’obbligo dell’alternanza scuola-lavoro negli ultimi 3 anni degli istituti tecnici con l’estensione di un anno nei Professionali: almeno 200 ore l’anno; la diffusione della Bottega-scuola per tramandare mestieri artigianali fondamentali per il Made in Italy ma a rischio estinzione; la diffusione, attraverso protocolli ad hoc, del programma sperimentale di apprendistato negli ultimi due anni della scuola superiore.

Il punto tuttavia più contestato, ma anche quello che apre più speranze di avere risorse, riguarda l’apertura ai privati, nella  consapevolezza che le risorse pubbliche non saranno mai sufficienti a colmare le esigenze di investimenti nella nostra scuola.

L’ipotesi è quella del bonus fiscale (School bonus) per fondazioni e imprese che investono nell’istruzione; School Guarantee, per le aziende che sovvenzionando istituti tecnici o professionali riescono a creare occupazione giovanile; crowdfunding, per ogni euro o due messo dai cittadini su determinati progetti lo Stato ne metterà a disposizione un altro.

Non crediamo di stare preoccupati per quest’ultimo “stupore” sussurrato da Renzi & Co, anche perché già molti presidi di altrettanti istituti si rivolgono ai privati e a sponsor per la carta igienica e le riparazioni delle finestre.