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Quali sono i lavori da sogno per i giovani? Al secondo posto c’è il docente, influencer (solo) al quarto: passione o posto fisso?

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Quello del docente è un lavoro dei sogni per i giovani? A quanto pare sì: secondo una ricerca del magazine di adv e marketing Spot and web, realizzata su un campione di 650 ragazzi di entrambi i sessi tra i 19 e i 28 anni, al secondo posto della top 10 dei mestieri ‘da sogno’ più desiderati c’è proprio l’insegnante.

I dati

Come riporta Adnkronos, al primo posto c’è il mestiere di medico, con il 19% delle preferenze; segue l’insegnante (17% delle preferenze). In terza posizione si piazza lo 007 digitale, più nello specifico l’esperto di cybersecurity (15%), tra i più gettonati visto che gli attacchi hacker sono sempre più comuni. Solo quarti gli influencer/creator, che comunque mantengono un buon 13% delle preferenze. 

Il docente sarà la figura professionale più richiesta dopo il manager nei prossimi dieci anni: ma i giovani vogliono insegnare?

Eppure, il mestiere del docente è spesso bistrattato a livello sociale e soprattutto poco attrattivo dal punto di vista retributivo.

Una delle figure professionali più richieste nei prossimi anni in Italia sarà quella dell’insegnante. Questo dato si basa su previsioni che indicano un cambiamento significativo nelle esigenze del mercato del lavoro, con un’enfasi crescente sull’istruzione e la formazione continua. Lo riporta Will Media, sulla base di dati forniti dal Cedefop, Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale, nel documento Skills Forecast Italy 2023.

Il dato si basa sulla previsione delle assunzioni nel nostro Paese entro il 2035. Nella classifica delle professioni al primo posto spicca la figura del manager. Poi, al secondo posto, gli insegnanti. Poi, a seguire, impiegati d’ufficio, addetti alle pulizie e lavoratori nelle costruzioni.

Ecco i dati del rapporto Ocse 2023 relativi agli stipendi docenti

Stipendi docenti e attrattività della professione in Italia, ecco cosa è emerso dal Rapporto: i salari sono più bassi in Italia rispetto alla media, già dallo stipendio iniziale. In altre nazioni è più possibile che lo stipendio aumenti nel corso della carriera. Gli stipendi degli insegnanti sono più bassi rispetto ad altri laureati: gli unici che possono tenere testa sono i dirigenti scolastici. Tra il 2010 e il 2022 il potere d’acquisto degli stipendi dei docenti è sceso in molti Paesi.

Per quanto riguarda i fondi destinati alla scuola: negli ultimi anni si è speso di più per la primaria e meno per la secondaria. Su periodi più lunghi gli investimenti, in tutti i Paesi Ocse, crescono con la stessa velocità del Pil. La spesa pubblica italiana per l’istruzione dal 2008 al 2020 è diminuita sebbene il numero di studenti sia rimasto stabile.

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