
In occasione del Ramadan, un istituto scolastico di Trento ha comunicato alle famiglie che gli studenti che osservano il digiuno potranno uscire da scuola durante l’orario della mensa. La decisione nasce dalla necessità di rispettare la pratica religiosa senza modificare l’organizzazione scolastica.
La misura permette agli alunni di lasciare l’istituto anticipatamente, con una giustificazione firmata dai genitori sul libretto personale, specificando che l’uscita avviene in autonomia. L’obiettivo sembra essere quello di evitare che gli studenti rimangano in mensa senza consumare il pasto mentre guardano i compagni mangiare.
La scelta ha suscitato opinioni diverse. Il Corriere ha raccolto alcuni pareri. Qualcuno avrebbe preferito la creazione di attività alternative per evitare che i ragazzi trascorrano del tempo fuori da scuola senza una supervisione diretta. Tuttavia, la comunità islamica locale ha accolto positivamente la soluzione, considerandola una forma di rispetto per gli studenti che vogliono seguire il digiuno.
Secondo un rappresentante dell’Imam, questa misura consente agli studenti di partecipare alla pratica religiosa senza perdere ore di lezione. Gli alunni, infatti, rientrano regolarmente in classe dopo la pausa pranzo, mantenendo il loro percorso scolastico senza interruzioni.
Anche i sindacati hanno espresso un parere favorevole. Secondo Uil Scuola Trentino, il dirigente scolastico ha preso una decisione di buon senso, tenendo conto delle risorse disponibili e delle necessità delle famiglie. L’importante è garantire la sicurezza dei minori, verificando che i genitori siano informati e consapevoli della scelta.
La comunità islamica ha sottolineato di non aver avanzato richieste particolari in merito all’organizzazione scolastica durante il Ramadan. La decisione è stata presa dall’istituto con il coinvolgimento delle famiglie e del Consiglio d’istituto. Molti studenti, come accade per l’ora di religione, potrebbero comunque scegliere di rimanere a scuola e dedicarsi allo studio. Il Ramadan, essendo un periodo temporaneo, non richiede interventi straordinari: ogni famiglia può decidere la soluzione più adatta alle proprie esigenze.