Home Reclutamento Reclutamento docenti: lunedì 31 il voto della Camera sul decreto PA bis

Reclutamento docenti: lunedì 31 il voto della Camera sul decreto PA bis

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Lunedì 31 luglio si concluderà alla Camera il primo tempo del percorso parlamentare di conversione in legge del decreto 75 “PA bis” che contiene diverse disposizioni riguardanti la scuola.
Nella giornata di venerdì 28 il Governo ha deciso di porre la fiducia, allo scopo di accelerare il più possibile i tempi del dibattito in aula.
Il provvedimento andrà in aula alle ore 12: si inizierà con le dichiarazioni di voto sulla fiducia posta dal governo.
Alle ore 13.30 si passerà alla chiama per appello nominale e a partire dalle 15 ci sarà l’esame degli ordini del giorno; successivamente il voto finale.
Numerose le modifiche apportate al decreto originario nel corso del passaggio nelle Commissioni di merito (Lavoro e Affari Costituzionali).
La nuova formulazione dell’emendamento di Rossano Sasso e altri prevede per esempio che per insegnare nelle scuole paritarie, fino all’anno scolastico 2025/26, non sia indispensabile l’abilitazione ma bastino tre anni di servizio.
Sempre a chi ha prestato 3 anni di servizio basteranno 30 CFU (e non 60) per conseguire l’abilitazione.
Con un emendamento dei relatori si stabilisce che i dirigenti scolastici che avevano superato con riserva il concorso del 2017 e il cui contratto era stato revocato in esecuzione di provvedimenti giurisdizionali saranno ammessi in ruolo a partire dal 1° settembre 2024. Davide Faraone e Maria Elena Boschi hanno fatto invece approvare una disposizione che prevede che i supplenti delle GPS avranno diritto ad un ulteriore punteggio di 3 punti per ogni anno di servizio su posto di sostegno.
L’emendamento 21.1 di Rossano Sasso, infine, stanzia 50 milioni di euro per consentire alle scuole di stipulare contratti con personale ATA “aggiuntivo” rispetto all’organico già esistente.
I fondi verranno reperiti riducendo lo stanziamento previsto per l’avvio dei percorsi abilitanti.
Come abbiamo detto lunedì si concluderà solo il primo tempo, perché poi il decreto, con le modifiche adottate dalla Camera, sarà trasmesso al Senato che dovrà approvarlo definitivamente entro il 20 agosto prossimo.