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Reclutamento, la Lega chiede l’albo regionale dei docenti

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All’indomani dell’annuncio del piano di assunzioni triennale, la Lega torna all’attacco per la gestione localizzata delle supplenze e delle immissioni in ruolo. A parlare a nome del Carroccio stavolta è Davide Boni, presidente del Consiglio della Regione Lombardia, il quale prendendo spunto dalla regolarizzazione in tre anni di oltre 30.000 docenti chiede espressamente l’attivazione di un sistema che preveda di “regionalizzare gli albi degli insegnanti“.
Ieri a dare delle speranze alla Lega è stato lo stesso ministro Gelmini, che ha fatto accenno ad una nuova filosofia delle assunzione, incentrata sugli effettivi bisogni delle scuole: oggi Boni commenta positivamente l’operato del ministro dell’istruzione, sostenendo che è riuscito “a porre rimedio ad anni di errata programmazione nell`ambito del reclutamento degli insegnanti, tanto che alla fine il numero dei precari nella scuola pubblica ha raggiunto cifre elevatissime, così che le assunzioni sono risultate eccedenti rispetto al necessario“.
È a questo punto che il leghista presenta la sua idea di gestione del reclutamento dei docenti: “dopo questo risultato – sostiene Boni – resta sul tavolo la questione di regionalizzare gli albi degli insegnanti, con test d’accesso e la permanenza nella scuola dove si è stati nominati, in modo che ogni Regione possa dare la precedenza ai propri docenti nelle assunzioni, evitando anche il solito problema delle cattedre vacanti a poche settimane dall`inizio della scuola“.
L’impressione è che l’idea del presidente del Consiglio della Regione Lombardia, che è poi quella di tutta la Lega, sia stata già raccolta: nel senso che le nuove regole da cui si dipaneranno le nuove lauree magistrali prevedono proprio questa procedura. Finalizzata a formare un numero di docenti corrispondente ai reali fabbisogni: ecco che allora a Belluno, tanto per dire una provincia, verrà attivato un corso formativo di Italiano, con Tfa finale, per 4 unità, di Matematica per 6, di Educazione fisica per 2. Mentre le Discipline giuridiche ed economiche e Fisica non verranno attivati concorsi. Così capiranno subito che aria tira!