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Rendiamo giustizia ai Pas

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Esimio Ministro dell’Istruzione,
la scrivente si rivolge a Lei nella qualità di partecipante al concorso dei Percorsi Abilitanti Speciali per il quale è richiesto per concorrere aver maturato almeno tre anni di servizio scolastico. Personalmente ho alle spalle ben undici anni di servizio. A breve ci sarà la riapertura delle graduatorie dei docenti che si basa, tra l’altro, sui punteggi dei titoli posseduti, tra cui l’abilitazione all’insegnamento. Ho sentito dire che l’abilitazione che sarà acquisita attraverso i Pas sarà valutata in maniera inferiore rispetto a quella conseguita a seguito del concorso ordinario, ex Ssis e Tfa. Le pare giusto? È legittimo? Non mi sembra. Il detto: “È l’esperienza che insegna” che qui s’inquadra a pennello, pare non venga considerato. Eppure esprime una profonda verità. È con la pratica che si impara. Non può di certo un inesperto laureato che partecipa ad un concorso ordinario essere considerato alla stregua di chi come me ha anni di esperienza nell’insegnamento. Neppure può avere la stessa valenza il titolo conseguito da chi ha dimostrato di avere conoscenza di saperi rispetto a chi, come me, quei saperi trasmette agli alunni in forma didattica.
Spero, a questo punto, che quanto abbia udito siano solo voci di corridoio, diversamente mi auguro che la valutazione dell’abilitazione dei Pas non si risolva in una beffa ma sia giusta, quantomeno alla pari delle altre forme di abilitazioni su richiamate.
Ringrazio anticipatamente per l’attenzione sin qui prestata e Le auguro buon lavoro.