Home Precari Riapertura GPS 2025: i docenti precari chiedono equità e trasparenza

Riapertura GPS 2025: i docenti precari chiedono equità e trasparenza

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Un gruppo di docenti precari provenienti da comitati e gruppi territoriali ha lanciato una petizione, raccogliendo quasi 4.000 firme, per chiedere la riapertura straordinaria delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) nel 2025. L’obiettivo è sanare le disparità create da ritardi e inadeguatezze istituzionali che hanno escluso molti aspiranti insegnanti da opportunità professionali cruciali.

Le richieste dei docenti

Il gruppo chiede al Ministero dell’Istruzione e del Merito di:

  • Consentire l’aggiornamento del punteggio maturato.
  • Garantire l’inserimento a pettine per tutti gli aspiranti docenti.

Queste misure mirano a ristabilire condizioni di equità, dopo le problematiche sorte dall’attuazione tardiva del Decreto MUR n. 620 del 22 aprile 2024, che ha regolamentato i percorsi di formazione e abilitazione per i docenti.

I docenti chiedono:

  • La riapertura straordinaria delle GPS per il 2025.
  • La programmazione tempestiva e trasparente dei percorsi formativi futuri.
  • L’adozione di misure che garantiscano pari opportunità per tutti gli aspiranti insegnanti.

Le criticità riscontrate

Il decreto ha creato gravi difficoltà per gli aspiranti docenti:

  1. Esclusione da percorsi formativi per la mancata attivazione di alcune classi di concorso.
  2. Impossibilità di partecipare a causa di comunicazioni tardive e tempistiche ristrette.
  3. Disparità nella distribuzione delle opportunità su scala nazionale.

Questa situazione ha pregiudicato il diritto di molti insegnanti a migliorare la propria posizione nelle GPS, limitando la possibilità di accumulare punteggio o ottenere incarichi di supplenza.

Secondo i promotori della petizione, la riapertura delle GPS è indispensabile per ristabilire condizioni di equità e garantire ai precari una carriera professionale dignitosa. Si appellano al Ministero per un intervento risolutivo che tuteli i diritti dei lavoratori della scuola e promuova un sistema educativo più inclusivo e giusto.

Chiunque voglia sostenere questa iniziativa può firmare la petizione disponibile su Change.org.