Home Attualità Riarmo, Conte accusa Meloni: è tornata a casa con 440 miliardi per...

Riarmo, Conte accusa Meloni: è tornata a casa con 440 miliardi per spese in armi e missili, tagli in arrivo per scuola, sanità, welfare

CONDIVIDI

Le opposizioni continuano ad attaccare il Governo Meloni per gli accordi che l’Italia ha preso di recente con Unione europea, Stati Uniti e Nato sul tema del riarmo.

Il tema è stato toccato di nuovo, a distanza di alcuni giorni, da Giuseppe Conte, presidente del M5s: a margine di una visita a Trieste, l’ex premier ha detto che “Giorgia Meloni ha ricevuto il mandato dai cittadini italiani, non può invece andare nei contesti internazionali a fare quel che le viene detto, che sia a Bruxelles, che sia a Washington, che sia all’Aia e alla Nato”.

Secondo Conte, la presidente del Consiglio “è ritornata a casa con più 440 miliardi per le spese in armi e missili: è un disastro per l’Italia, perché in dieci anni un volume di investimento e di spese tutte dedicate alle armi e agli investimenti militari significa tagliare nuove tasse per sanità, scuola, istruzione e tagliare sempre più il nostro welfare“.

Solo qualche giorno fa, sempre Giuseppe Conte aveva detto che “il Parlamento europeo ha appena votato a favore della possibilità di usare per spese militari e riarmo i fondi del Recovery Fund. Il M5S si è opposto”.

“Per ottenere quei 209 miliardi all’Italia per infrastrutture, scuola, sanità e lavoro noi abbiamo dato l’anima. Se fosse stato per Giorgia Meloni quei fondi non li avremmo mai avuti. Oggi non riesce nemmeno a spenderli e col suo partito in Europa apre la strada al loro uso per spese militari”, aveva concluso il presidente dei grillini.

Anche Angelo Bonelli, deputato Avs e co-portavoce di Europa Verde, ha molto da ridire sulla politica estera del Governo italiano: “Giorgia Meloni, al Consiglio europeo, ha detto sì ai diktat di Trump e al riarmo, sacrificando sanità, scuola, previdenza, trasporti e ambiente. Ha approvato il 18° pacchetto di sanzioni contro la Russia, ma continua a dire no a qualsiasi sanzione contro Israele, che a Gaza sta affamando e massacrando donne e bambini con le bombe. È il doppio standard ipocrita e complice della destra”.

Secondo Bonelli, “ogni giorno a Gaza vengono uccisi civili disarmati, donne, ragazzi e bambini, mentre cercano cibo in fila nei punti di distribuzione umanitaria. Questa è barbarie, non autodifesa. E il governo italiano, che rifiuta di condannare questi crimini e continua a sostenere accordi di cooperazione con Israele, si rende complice di crimini contro l’umanità”.

“Queste sono politiche servili verso i potenti del mondo, a partire da Trump, e – continua il deputato Avs – non hanno nulla a che vedere con l’interesse del popolo italiano. Con la sua scelta sul riarmo, Meloni sta demolendo il welfare. Il nostro Paese sarà più povero: per pagare le armi americane dovremo tagliare la spesa pubblica o aumentare le tasse, o entrambe le cose. Dire no alle sanzioni per Israele, mentre si affama la popolazione palestinese e si bombardano campi profughi, significa tradire ogni principio di giustizia e di umanità. Questo governo – conclude Bonelli – ha scelto da che parte stare, e non è quella dei diritti umani né quella della pace”.