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Rientro a scuola, linee guida Covid per l’Infanzia, Ffp2 solo per docenti a rischio

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Nella giornata di venerdì 12 agosto, sono state pubblicate dall‘Istituto di Sanità le linee guide Covid per il rientro per le scuole dell’infanzia, dopo circa una settimana dalla pubblicazione delle attese linee guida Covid relative alle scuole del primo e del secondo ciclo di istruzione.

Le Indicazioni sono uno strumento utile per pianificare le attività dei prossimi mesi e propongono, da un lato, misure standard di prevenzione per l’inizio dell’anno scolastico che tengono conto del quadro attuale, dall’altro, ulteriori interventi da modulare progressivamente e attivare in base alla valutazione del rischio, al possibile cambiamento del quadro epidemiologico.

Misure di prevenzione di base attive al momento della ripresa scolastica

Il documento individua come possibili misure di prevenzione di base per la ripresa scolastica:

  • Permanenza a scuola consentita solo senza sintomi/febbre e senza test diagnostico per la ricerca di SARS-CoV-2 positivo;
  • Igiene delle mani ed etichetta respiratoria;
  • Utilizzo di dispositivi di protezione respiratoria (FFP2) per personale a rischio di sviluppare forme severe di COVID-19;
  • Sanificazione ordinaria (periodica) e straordinaria in presenza di uno o più casi confermati;
  • Strumenti per gestione casi sospetti/confermati e contatti;
  • Ricambi d’aria frequenti.

Possibili misure ulteriori, da implementare singolarmente o in combinazione

Il documento individua come possibili ulteriori misure di prevenzione sulla base di eventuali esigenze di sanità pubblica e di cambiamenti del quadro epidemiologico, da adottarsi gradualmente e solo in seguito a precise decisioni di carattere sanitario a livello nazionale:

  • Distanziamento di almeno 1 metro tra gli adulti;
  • Attività educative da svolgersi prevedendo gruppi stabili di bambini, compatibilmente con gli spazi disponibili e le potenzialità organizzative, per ridurre al minimo le occasioni di contatto tra bambini appartenenti a gruppi diversi;
  • Utilizzo dei bagni da parte dei bambini controllato in modo tale da evitare affollamenti e l’intersezione tra gruppi diversi;
  • Evitare l’uso promiscuo di giocattoli tra bambini appartenenti a gruppi diversi. Non è consentito portare negli spazi delle attività oggetti o giochi da casa;
  • Accoglienza e ricongiungimento: ove possibile, organizzare la zona di accoglienza all’esterno; qualora in ambiente chiuso, si provvede con particolare attenzione alla pulizia approfondita e all’aerazione frequente e adeguata dello spazio. Può accedere alla struttura un solo adulto accompagnatore;
  • Sanificazione periodica di tutti gli ambienti predisponendo un cronoprogramma ben definito, da documentare attraverso un registro regolarmente aggiornato. Le superfici toccate più frequentemente andranno disinfettate almeno una volta al giorno;
  • Uscite e attività didattiche esterne sospese;
  • Utilizzo di mascherine chirurgiche, o di dispositivi di protezione respiratoria di tipo FFP2, in posizione statica e/o dinamica per chiunque acceda o permanga nei locali scolastici (da modulare nei diversi contesti e fasi della presenza scolastica), fatta eccezione per i bambini;
  • Utilizzo di dispositivi di protezione respiratoria di tipo FFP2 per tutto il personale scolastico (da modulare nei diversi contesti e fasi della presenza scolastica);
  • Concessione palestre/locali a terzi con obbligo di sanificazione non a carico del personale della scuola e a conclusione delle attività nel giorno di utilizzo;
  • Somministrazione dei pasti nelle mense limitando il più possibile la promiscuità tra bambini di gruppi diversi;
  • Consumo delle merende nello stesso spazio di esperienza dedicato al gruppo dei bambini.

A differenza delle linee guida relative alle scuole di altri cicli in questo caso si passa a indicazioni più specifiche alle esigenze degli alunni che frequentano le scuole dell’infanzia, da adottare, comunque, in caso di peggioramento della situazione epidemiologica. Anche in questo caso quindi rimane un alone di incertezza e di “preparazione al peggio” in vista di un possibile aumento di contagi in autunno.

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