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Rientro in classe, se un alunno o docente è positivo al Covid controlli a tutti e scuola forse chiusa

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Diventa sempre più severo il protocollo da attuare in caso di presenza di alunni o personale scolastico con Covid-19. “Nel caso in una classe qualcuno risultasse positivo al Coronavirus, dovranno essere fatti i controlli a tutti. Potrebbe scattare una chiusura temporanea, ma poi la scuola riapre”. Ad annunciarlo, martedì 18 agosto, è stato il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri nel corso della trasmissione “Timeline” su Sky Tg24.

Protocollo in arrivo

Il protocollo sul comportamento da adottare in presenza di un alunno, docente o Ata con Coronavirus è comunque ancora in via di definizione.; dovrebbe prevedere il controllo sanitario, obbligatorio, di tutti coloro che nelle ultime 48 ore sono venuti in contatto con l’individuo risultato infetto. E in attesa dell’esito, bisognerà stare in “quarantena cautelativa”.

Le risposte in tempi stretti

In compenso, i tempi di attesa per conoscere l’esito degli esami si dovrebbero ridurre sensibilmente: il ministero della Salute starebbe infatti studiando – assieme alle Regioni e alle Asl – se in caso di presenza di un contagiato a scuola sia possibile effettuare test molecolari immediati. Si tratterebbe, scrive l’Ansa, di un sistema di esami simile a quello che viene attuato in questi giorni negli aeroporti con chi torna da Paesi considerati a rischio per alto numero di positivi.

Tutti più tranquilli…

“Questo potrebbe contribuire a tranquillizzare i genitori, preoccupati per il rientro a scuola dei figli, i dirigenti scolastico e i docenti che possono trovarsi a dover gestire le prime fasi del protocollo nel caso un ragazzo mostrasse sintomi riconducibili al Covid”, si legge nel lancio dell’agenzia di stampa.

Ci aspettiamo più contagi

Tornando all’intervento del viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri ha tenuto anche a dire che “dal punto di vista sanitario dobbiamo essere rigidi, ma le scuole devono ripartire. Ci aspettiamo un aumento del numero dei contagi e dei focolai, però con il virus dobbiamo convivere”.

“Per quanto riguarda la responsabilità legale dei presidi a mio parere ci dovranno essere degli sgravi, Va fatta una discussione da cui emerga qualcosa di chiaro”, ha concluso.