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Riforma istruzione tecnica, pubblicato il decreto con le prime misure a partire dall’a.s. 2025/26

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É stato registrato il 6 febbraio alla Corte dei conti il Decreto Ministeriale n. 269 del 31 dicembre 2024 concernente le prime misure per l’attuazione della riforma dell’istruzione tecnica.

A partire dall’anno scolastico 2025/2026 le istituzioni scolastiche che erogano percorsi di istruzione tecnica dovranno:

  • adattare i curricoli di istituto prevedendone l’aggiornamento e il rafforzamento per “consentire agli studenti l’acquisizione dei saperi e delle competenze essenziali per l’esercizio delle professioni tecniche, l’inserimento nel mondo del lavoro e delle professioni, l’accesso all’università e agli istituti tecnologici superiori (ITS Academy)”;
  • adottare metodologie didattiche per competenze mirate all’integrazione dei saperi “che si sviluppa attraverso una progettazione interdisciplinare e multidisciplinare da realizzarsi, tra l’altro, attraverso l’organizzazione della didattica per unità di apprendimento…”;
  • adottare “interventi personalizzati, individuali o per gruppi-classi, anche con l’impiego di metodologie differenziate, nonché attraverso una riorganizzazione delle compresenze…”;
  • adottare un “rafforzamento dei raccordi con il mondo del lavoro e dei contesti produttivi di livello locale, nazionale e internazionale” favorendo “la programmazione di attività didattiche in tutte le forme di alleanza scuola-impresa (..) avvalendosi dell’apporto formativo delle imprese e degli enti del territorio”;
  • adottare l’aggiornamento del Profilo educativo, culturale e professionale (PECUP) dello studente;
  • adottare “interventi volti a facilitare il raccordo con i percorsi di istruzione terziaria degli ITS Academy di cui alla legge 15 luglio 2022, n. 99 e i percorsi delle lauree professionalizzanti disciplinate dalla legge 8 novembre 2021, n. 163…”;
  • adottare modelli di formazione che prevedano “per i docenti delle discipline professionalizzanti e per gli insegnanti tecnico pratici, periodi di osservazione in aziende delle filiere produttive di riferimento e affiancamento tutoriale per l’aggiornamento in ordine alle innovazioni introdotte nei contesti lavorativi, senza nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato”;
  • adottare processi di internazionalizzazione attraverso “il conseguimento di certificazioni internazionali che attestino le competenze linguistico-comunicative in lingua straniera (…..) una più efficace e strutturale introduzione dell’apprendimento integrato dei contenuti formativi in lingua straniera (CLIL).. anche con il supporto dei conversatori di lingua in compresenza con i docenti di tutte le discipline”;
  • adottare “accordi denominati «Patti educativi 4.0», stipulati a livello regionale o interregionale, che prevedono la partecipazione degli istituti tecnologici superiori (ITS Academy) di cui alla legge 15 luglio 2022, n. 99, delle università e dei centri di ricerca, degli enti di formazione accreditati dalle regioni, delle imprese che operano nel sistema produttivo, di altri soggetti pubblici e privati”;

Aggiornamento dei curricoli e metodologie didattiche

Per l’anno scolastico 2025/2026, gli istituti tecnici aggiornano i curricoli rafforzando competenze linguistiche, scientifiche, economiche e tecnico-professionali, adottando metodologie integrate per favorire l’accesso al lavoro, all’università e agli ITS Academy.

L’insegnamento si basa su un approccio per competenze, con progettazione interdisciplinare e didattica per unità di apprendimento, incentivando la partecipazione attiva degli studenti.

Sono previsti interventi personalizzati e riorganizzazione delle compresenze per approfondire competenze specifiche.

Connessione con i settori produttivi e il mondo del lavoro

L’adeguamento dell’offerta formativa degli istituti tecnici avviene attraverso un rafforzamento dei rapporti con il mondo del lavoro e i settori produttivi, a livello locale, nazionale e internazionale. Le scuole favoriscono alleanze con le imprese tramite convenzioni e partenariati per co-progettare attività didattiche e percorsi personalizzati, integrando l’apporto formativo delle aziende.

Profilo educativo, culturale e professionale dello studente

Gli istituti tecnici progettano i curricoli in base al profilo educativo e professionale degli studenti, allineandosi alle competenze chiave europee, al potenziamento delle STEM, alla transizione ecologica, allo sviluppo sostenibile e all’educazione civica. Viene inoltre promosso l’orientamento per facilitare il passaggio dal percorso scolastico al mondo del lavoro o agli studi superiori.

Raccordi con l’istruzione terziaria e innovazione formativa

Gli istituti tecnici favoriscono la continuità con l’istruzione terziaria, facilitando il passaggio agli ITS Academy e alle lauree professionalizzanti attraverso percorsi coerenti con le esigenze economico-produttive locali e nazionali. Sono previsti interventi di orientamento e collaborazione con imprese e istituzioni.

Formazione del personale docente

Gli insegnanti delle discipline tecnico-professionali svolgono aggiornamenti in azienda e ricevono formazione sulle metodologie didattiche laboratoriali innovative, senza costi aggiuntivi per lo Stato.

Patti educativi 4.0

Gli istituti tecnici e professionali possono aderire a “Patti educativi 4.0”, accordi con ITS Academy, università, centri di ricerca e imprese per sviluppare filiere formative tecnologico-professionali, sperimentare nuove didattiche e potenziare il raccordo con il mondo del lavoro.

Istruzione tecnica per adulti

Dal 2025/2026, i Centri provinciali per l’istruzione degli adulti (CPIA) potranno attivare percorsi sperimentali di istruzione tecnica di secondo livello, in risposta alle esigenze del territorio.

Internazionalizzazione

Si promuovono certificazioni linguistiche internazionali e il CLIL per l’apprendimento integrato in lingua straniera nei settori produttivi di riferimento, in linea con gli obiettivi europei per l’istruzione tecnica e professionale.

IL DECRETO