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Ripetizioni estive, il Codacons fa le pulci ai prof: fino a 50 euro l’ora e quasi sempre in nero

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Per il 25% degli studenti delle scuole superiori iscritti tra il primo al quarto anno, l’estate non è solo libertà: il loro giudizio di fine anno, infatti, è stato “congelato”, in attesa di verificare una o più discipline nelle quali non sono risultati sufficienti.

Secondo il Codacons, questa situazione, soprattutto nelle settimane di agosto, va a determinare il “business delle ripetizioni private che in Italia sfiora nel 2018 il miliardo di euro con una evasione stimata tra l’80% ed il 90%”.

Per le famiglie anche quasi mille euro l’anno di spesa

“Nel corso di un anno – scrive l’associazione diretta da Carlo Rienzi – per uno studente che ha difficoltà con una materia una famiglia spende circa 650 euro in ripetizioni, ma la spesa sale e può raggiungere i 950 euro all’anno se la materia da recuperare è il greco”.

Il Codacons, come ogni anno, ha elaborato uno studio sulle “lezioni private”, un fenomeno che esplode soprattutto nei mesi estivi alimentato anche dal web, dove in queste settimane si sono moltiplicati gli annunci di chi offre o cerca ripetizioni, ovviamente a pagamento.

“Il mercato delle lezioni private genera complessivamente in Italia un business da circa 950 milioni di euro, di cui quasi il 90% ‘in nero’ – dichiara Carlo Rienzi – Il 50% degli studenti delle scuole superiori, infatti, nel corso dell’anno ricorre alle ripetizioni, con una media di 2,5 ore di lezione a settimana; un fenomeno che riguarda tuttavia anche le scuole medie e gli studenti universitari. Il costo medio di un’ora di lezione è di 27,5 euro, con forti differenze a livello territoriale e in base alla materia oggetto di studio”.

A Milano e Roma si spende di più

I costi sono estremamente diversificati sul territorio e cambiano anche in base alla tipologia di studente ovvero scuola media, superiori ed università.

Tra gli studenti che ricorrono almeno una volta l’anno a ripetizioni private, il 50% sono delle scuole superiori, il 20% delle scuole medie ed il 26% dell’università.

Per l’associazione di consumatori, Milano è la città più costosa: qui un’ora di lezione con un professore universitario di greco o latino arriva anche a 50 euro, soprattutto se lo studente ricorra ad uno studente o professore universitario.

A Roma il costo medio è di circa 25 euro, mentre Firenze e Bologna si fermano a 23 euro. Più economiche le città del sud: qui ripetizioni a studenti delle scuole medie o superiori costano a Cagliari 20 euro, Palermo 19 euro, Bari 18 euro, Napoli 12 euro.

Tra le discipline più “salate” per ripetizioni a studenti delle scuole superiori saldamente in testa alla classifica figura il greco, con una media di 30 euro per ora di lezione, latino con 28 euro l’ora e matematica con 26 euro l’ora.

Di contro, le materie meno costose sono l’inglese con 15 euro l’ora, l’italiano con 17 euro l’ora e filosofia con 18 euro l’ora.

Il docente che fa ripetizioni arriva a prendere fino a 600 euro a settimana

Sullo stesso argomento, La Tecnica della Scuola qualche mese fa ha scritto, riprendendo un approfondimento del Secolo XIX, che “facendo un calcolo di massima, rapportato a tre studenti al pomeriggio, dal lunedì al venerdì, sono in grado di raggiungere 600 euro a settimana. Tuttavia, esiste una via low cost, ovvero i neolaureati che per iniziare ad ingranare” sono disposti a guadagnare meno della metà.

Nel savonese, tuttavia, gli istituti organizzano dei corsi di recupero gratis a scuola, tentativo disperato dei presidi del territorio di contrastare il fenomeno.

L’autorizzazione al preside? Non la chiederebbe nessuno

Nell’occasione, il dirigente del liceo Chiabrera Martini, Alfonso Gargano, dopo aver rivelato di non avere ricevuto richieste di autorizzazione da alcun docente, ha detto che alcune scuole “fanno di tutto per non pesare sulle famiglie offrendo corsi integrativi a costo zero. A partire dai corsi di recupero, completamente gratuiti. In questo caso, il docente è pagato dalla scuola con 50 euro lordi”.

Il problema è che i corsi nelle scuole sono sempre più rari. E, comunque, difficilmente sono organizzati ad personam, ma quasi sempre per piccoli gruppi con esigenze di recupero omogenee.

Infine, va ricordato che a volte alcune scuole, andando contro legge, sottopagano i corsi di recupero estivi, assegnando ai docenti che si rendono disponibili solo 35 euro orari lordi.