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Sale il fabbisogno statale

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Nel mese di agosto 2013 si è realizzato un fabbisogno del settore statale pari, in via provvisoria, a circa, che si confronta con un fabbisogno.
Dai 5.986 milioni del mese di agosto 2012 si è passati ai circa 9.200 milioni dell’agosto di quest’anno. Dice il ministero: “Il peggioramento riflette sia la diversa platea dei contribuenti interessati allo slittamento delle scadenze fiscali, sia un’accelerazione della dinamica dei prelievi delle amministrazione pubbliche, anche in relazione al pagamento dei debiti pregressi. Nel confronto con lo stesso mese dell’anno precedente si evidenziano, tra l’altro, maggiori prelievi da parte degli enti previdenziali”.
Tuttavia, secondo la stampa specializzata, a penalizzare soprattutto i conti pubblici, con la ricerca disperata di altri barili da raschiare, ci sarebbe l’abolizione dell’Imu il cui mancato gettito deve essere recuperato da altre entrate.
Il governo quindi sarebbe costretto a tagliare su lavoro, polizia, lotta all’evasione fiscale, energia per un ammontare complessivo di quasi 1 miliardo, in parte realizzate con una riduzione dei consumi intermedi e degli investimenti fissi lordi, e in parte, ma è la parte preponderante, con un taglio di 35 autorizzazioni di spesa dei vari dicasteri contenuti in una tabella che non indica il capitolo, ma solo il rimando legislativo. Si tratta per l’esattezza di 975,8 milioni che il decreto Imu realizza attraverso tagli ai ministri.
L’unico ministero immune dai colpi di accetta inferti dall’abolizione dell’Imu sarebbe la scuola, ma se si pensa che la mancanza di fondi e di luoghi dove trovare risorse sta costringendo a non mandare in pensione il personale della “Quota 96”, al cui posto si potevano assumere circa 6mila precari, a umiliare i docenti inidonei, che dovranno sostituire le mancate assunzioni di altrettanti Ata, a non immettere in ruolo altro personale sui posti liberi e a deprimere ancora l’organico degli insegnanti di sostegno ci si rende conto che anche l’istruzione è toccata e come se è toccata.