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Salvini è già in campagna elettorale: 100 nostre proposte al Decreto Scuola, zero accolte dal Governo Conte

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I giorni della tregua sono finiti: ormai, da alcune settimane l’opposizione politica è tornata a vestire il suo ruolo madre, quello di “pitbull” del Governo. Lo si evince dalle dichiarazioni sempre più aggressive del leader della Lega, Matteo Salvini, che seppure i sondaggi indicano in discesa continua ad essere il rappresentante numero uno dei partiti del centro-destra. E anche il probabile premier. Alla fine della legislatura mancano ancora due anni e mezzo, ma dalle sue parole sembra che la campagna elettorale sia già iniziata.

Parlando della scuola, prima Matteo Salvini ha puntato il dito contro i ritardi per il rientro in classe, dichiarando che si poteva già riaprire le scuole a maggio; poi ha puntato il dito contro la ministra Lucia Azzolina, rea di avere ipotizzato l’utilizzo di plexiglass in aula per garantire il distanziamento a settembre tra gli alunni; l’8 giugno il segretario leghista ha attaccato tutto il Governo capitanato dal premier Giuseppe Conte, per via del mancato reperimento delle proposte legislative del suo raggruppamento.

“Sono come San Tommaso”

“Io sono come San Tommaso finchè non vedo non credo, sono tre mesi che stiamo collaborando con il Governo Conte, ma risultati pratici zero”, ha detto Salvini parlando in una conferenza stampa all’Aquila.

“L’ultimo è quello di sabato, con il Decreto Scuola: abbiamo fatto 100 proposte e suggerimenti, abbiamo proposto di tutto, 2 miliardi e 100 milioni per sistemare 1.700 plessi scolastici, sa quanti emendamenti? Zero”.

Pure il concorso per titoli bocciato

Tra gli emendamenti, c’era anche quello sul concorso per l’assunzione di 32 mila precari, attraverso un concorso per titoli e servizi, con formazione nell’anno di prova con verifica finale delle competenze acquisite: un modello, proposto dal senatore leghista Mario Pittoni e seguito anche da parte del Pd e da Leu, ma che a seguito dell’intervento proprio di Conte alla fine è stato cassato.

E vicino alla zero è anche il rapporto con il governo Conte bis. “Tutto ciò è uguale per il Cura Italia, per la liquidità, per il rilancio, noi continueremo a fare proposte, la mia fiducia al signor Conte e nella sua squadra è pari a zero, prima gli italiani avranno un parlamento e un Governo cui fidarsi meglio sarà per tutti”, ha concluso Salvini.

Bernini (FI): non sappiamo come si riaprirà

Ma non è solo la Lega a dichiarare guerra all’esecutivo in carica. Secondo la presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini, “la scuola italiana è stata la prima in Europa a chiudere e sarà l’ultima a riaprire, ma ancora nessuno sa come, perché i finanziamenti sono del tutto insufficienti, nessun protocollo di sicurezza è ancora stato presentato e a settembre saranno 200 mila le cattedre scoperte”.

“Per questo – ha continuato Bernini -, tra le fantasie della ministra Azzolina che vorrebbe chiudere gli studenti in gabbie di plexiglass e i cantieri per ammodernare gli edifici che non sono ancora partiti, l’anno scolastico si è ufficialmente chiuso con uno sciopero a distanza, conclusione surreale ma giusta per dare la sveglia a un governo che merita di passare l’estate dietro la lavagna”.

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