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Sfida agli stereotipi: una studentessa nel mondo della meccanica: “A scuola sono l’unica ragazza su 300 compagni”

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Una giovane studentessa ha scelto di intraprendere un percorso formativo in ambito tecnico. È l’unica iscritta al corso di Manutenzione e Assistenza Tecnica in un istituto professionale, frequentato da circa trecento ragazzi. Il percorso dura cinque anni e prepara professionisti destinati a lavorare nel settore alberghiero, nelle officine e in aziende specializzate in saldatura e riparazioni.

Come riporta un’intervista al Corriere, la decisione di iscriversi è maturata dopo un primo anno trascorso in un indirizzo economico, rivelatosi poco affine ai propri interessi. L’attrazione per il mondo dei motori è nata grazie a esperienze familiari e alla passione per moto e auto, consolidata dalla frequentazione di raduni e dall’interesse per la meccanica.

La determinazione mostrata ha sorpreso anche il dirigente scolastico, che ha evidenziato come questa scelta rappresenti un segnale positivo per il superamento degli stereotipi di genere. La crescente presenza femminile negli studi STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) dimostra come l’autorealizzazione non debba essere condizionata da preconcetti legati alle professioni tecniche.

L’inserimento in un ambiente scolastico completamente maschile non è stato privo di difficoltà. Inizialmente, l’assenza di compagne di classe ha reso l’adattamento più complesso, ma con il tempo è stato possibile costruire un buon rapporto con i compagni. Oltre all’eccellente rendimento scolastico, l’impegno si è esteso anche all’attività di rappresentanza studentesca, contribuendo alla promozione di una maggiore partecipazione femminile negli indirizzi tecnici.

L’obiettivo futuro è quello di specializzarsi nella meccatronica, unendo competenze meccaniche ed elettroniche, con l’ambizione di lavorare in un contesto innovativo. Nel frattempo, l’attività di sensibilizzazione continua, con la speranza di ispirare altre studentesse a intraprendere lo stesso percorso. L’orientamento agli open day e il confronto diretto con le nuove generazioni sono strumenti fondamentali per dimostrare che talento e competenza non hanno genere.